Albergatori: “Le Thermae Abano Montegrotto hanno bisogno del pronto soccorso in loco”
FEDERALBERGHI TERME ABANO MONTEGROTTO CHIEDE AUDIZIONE ALLA 5^ COMMISSIONE REGIONALE SANITÀ
Albergatori: “Le Thermae Abano Montegrotto hanno bisogno del pronto soccorso in loco”
Boaretto: “Questo possibile declassamento sta già danneggiando la nostra destinazione turistica”
Gli Albergatori Termali prendono ancora una volta posizione in merito all’ipotesi di decurtazione di alcuni servizi sanitari da parte della Sanità Regionale, alla Casa di Cura di Abano.
“Non è possibile – esordisce il Presidente di Federalberghi Terme Abano Montegrotto, Emanuele Boaretto – che una destinazione turistica come la nostra, che oltre ad avere un Bacino di circa 35 mila residenti e di migliaia di lavoratori che vi vivono nella quotidianità, conta 20 mila posti letto alberghieri per un potenziale complessivo di oltre 50 mila fruitori, rischi di non avere più una gestione tempestiva e puntuale delle emergenze sanitarie.
È una condizione impensabile che i circa 800 mila turisti, per 3 milioni complessivi di pernotti, debbano fare riferimento, per i servizi di urgenza e di base, a strutture ospedaliere raggiungibili nei momenti di punta in quasi un’ora di percorrenza come gli ospedali di Padova e Schiavonia, tanto più che l’età media degli ospiti appartiene ad una fascia che risulta averne maggiormente bisogno.
‘Il declassamento – prosegue Boaretto – da presidio ospedaliero a struttura privata accreditata integrativa della rete ospedaliera regionale, rischia di creare delle situazioni di imbarazzo visto che fino ad oggi non sono mai stati messi in discussione i tempi di accesso ad una struttura ospedaliera idonea per il trattamento delle emergenze e questo rischia di creare un danno, anche di immagine, evidente per la nostra destinazione turistica che di fatto vende anche sanità, posizionandosi come la prima area per la salute preventiva in Europa”.
Gli albergatori del territorio, infatti, sono molto preoccupati ed iniziano ad avere le prime richieste di chiarimenti da parte dei tour operator.
“Abbiamo già riscontrato delle richieste di informazioni da parte di alcuni grossi operatori turistici – dichiara Aldo Buja, proprietario dell’Hotel Ariston Molino di Abano Terme – preoccupati del fatto che i loro clienti possano non trovare più un pronto soccorso nel territorio euganeo.Stiamo raccogliendo tutta la documentazione necessaria per far capire alla Regione che non è possibile togliere di punto in bianco i servizi di emergenza ad un territorio come questo ed indebolire una struttura medica che aumenta anche il valore turistico di Abano e Montegrotto. Prima di operare un certo tipo di scelta, va fatto un ragionamento su quale possa essere la soluzione migliore per gli utenti, in termini di servizi e costi”.
“La libera circolazione del paziente europeo e quindi la garanzia dei servizi sanitari nel luogo di vacanza – afferma Umberto Carraro, titolare dell’Hotel Panoramic Plaza e medico – deve essere un ulteriore elemento di riflessione rispetto a tale situazione, in quanto moltissimi dei nostri ospiti sono stranieri ed hanno il diritto di trovare un servizio di medicina di urgenza adeguato. Pur non entrando nelle vicende private della gestione della Casa di Cura, il pronto soccorso deve assolutamente essere garantito, assieme ad un servizio di 118 tempestivo e efficiente. Siamo da sempre a stretto contatto con la Regione per i servizi elargiti dai nostri stabilimenti, in termini di autorizzazione ed accreditamento, o per quanto concerne la guardia medica privata, motivo per cui chiediamo con ancor maggiore forza che non vengano a mancare proprio i servizi di base.
Anche in qualità – afferma Carraro – di Presidente di Terme Colli Marketing esprimo il mio disagio nel sentire che una destinazione come la nostra, che vive anche di profili sanitari, debba venire indebolita nei servizi alla persona, in assenza di programmazione e pianificazione rispetto alla reale situazione in termini di bisogni specifici”.
“Ci auguriamo – conclude Boaretto – che gli interlocutori regionali assecondino le nostre esigenze, in un disegno virtuoso di collaborazione pubblico privato che consenta alla nostra destinazione turistica e termale di mantenere le proprie eccellenze in materia sanitaria, rappresentate anche dalla Casa di Cura di Abano Terme.
In tal senso, è già stata inviata una richiesta di audizione in 5a Commissione Regionale Sanità per essere ascoltati e portare le ragioni degli imprenditori alberghieri e del tessuto turistico termale, affinché si faccia garante del sostegno sanitario necessario ai cittadini, siano essi residenti o meno, e che non siano gli stessi a pagare le conseguenze di uno scontro nel quale non devono essere coinvolti in questi termini, nell’attesa che si predisponga un piano b che li lasci senza servizi fondamentali”.
Iris Rocca
Ufficio Stampa
Federalberghi Terme Abano Montegrotto
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