Le videoconferenze della Biblioteca Civica di Abano Terme
Con il Veneto in zona arancione, le biblioteche funzionano solo su appuntamento e così vengono meno le attività culturali. “Durante il 2019 presso la Biblioteca di Abano si erano svolte 191 attività culturali in presenza con la partecipazione di 4.955 persone” spiega l’Assessore alla Cultura di Abano Terme Cristina Pollazzi “mentre nel corso del 2020 le attività culturali della Biblioteca si sono ridotte a 69 con 1.258 partecipanti”. Sin qui niente di sorprendente, vista la situazione generale del comparto cultura. Eppure in mezzo a tanta oscurità si trova qualche piccola fiammella che potrebbe rischiarare il cammino verso la ripresa. “A partire da ottobre” continua l’Assessore “l’Associazione degli Amici della Biblioteca di Abano ha cominciato a svolgere i suoi corsi in modalità videoconferenza: 15 incontri con una media di 30/40 persone collegate ogni volta”. Attualmente si sta svolgendo ogni martedì pomeriggio il corso di storia della letteratura italiana, ma a breve partirà un’iniziativa che si preannuncia come l’apripista per molte a venire. Si tratta di un corso in videoconferenza dal titolo “Lento viaggio nella Divina Commedia” a cura di Giovanni Ponchio. “Quest’anno ricorre il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri” spiega la Pollazzi “e questo è solo l’inizio delle nostre celebrazioni dantesche, in quanto stiamo pianificando incontri ed eventi a tutto campo a partire da aprile/maggio rivolti ai cittadini e ai turisti. Cominciamo con questi 12 incontri online, dalle 17.00 alle 18.30, ogni mercoledì a partire dal 27 gennaio, grazie ai quali seguiremo un percorso autobiografico di Dante attraverso le tre cantiche. In effetti tra le molte letture possibili della Divina Commedia, c’è anche quella del racconto di un viaggio di formazione dalla selva oscura del peccato alla contemplazione della Trinità divina”. Per seguire le videoconferenze è sufficiente inviare una email a biblioamat@gmail.com e si riceverà il link tramite il quale collegarsi. Ma le videoconferenze non sono l’unica novità in Biblioteca e così chiediamo all’Assessore come sta andando il prestito a domicilio. “Questa iniziativa ha suscitato grandi consensi, ma finora poche richieste” spiega la Pollazzi “perché, come spesso avviene per questo tipo di servizi, sono proprio coloro che più ne avrebbero bisogno, gli ultimi a conoscere questa opportunità. Noi continuiamo a promuovere il progetto, ma speriamo che altri ci diano una mano a far arrivare la notizia agli anziani e ai malati che potrebbero usufruirne”.