La locazione di un negozio non è affitto d’azienda!

Il notaio risponde
A cura di Aldo Francisci

La locazione di un negozio non è affitto d’azienda!Di lauro 156

Alcuni operatori tendono a qualificare come «affitto d’azienda» i contratti aventi a oggetto, di fatto, l’utilizzo di “punti vendita” nei centri commerciali, vuoi per sottrarre il contratto alla legislazione fiscale in tema di locazione di immobili non abitativi, vuoi per esigenze “monopolistiche” della società proprietaria del centro commerciale che vuole aver il controllo delle attività esercitate: secondo la Cassazione (n. 3888 del 17 febbraio 2020) non vi è affitto d’azienda qualora manchi l’ organizzazione in forma di azienda di più beni finalizzati all’esercizio dell’attività di impresa.

Caratteristica saliente dell’azienda è che essa deve qualificarsi come un complesso unitario di beni (materiali e immateriali, a prescindere dal fatto che siano o meno di proprietà dell’imprenditore, essendo sufficiente che egli ne abbia la disponibilità) tenuto insieme dall’elemento dell’“organizzazione” che di tali beni abbia fatto l’imprenditore in vista dell’esercizio dell’attività impresa. Bisogna avere, pertanto, più beni organizzati per l’esercizio di un’attività di impresa, non ne basta solo uno; l’esistenza, dunque, di un solo negozio vuoto non rispetta questo requisito.

Si tenga poi bene a mente che la cosiddetta “licenza” di per sé non è un bene, ma un semplice provvedimento amministrativo che non rientra nella disponibilità dei privati; cioè solo la pubblica amministrazione può dare e togliere le licenze, seppure su iniziativa e richiesta dei privati, ma i privati non possono decidere in autonomia come se fosse un bene proprio. Non si dimentichi, poi, che oggigiorno di licenze in senso proprio ce ne sono sempre meno viste le generali liberalizzazioni. Spesso si ritrovano ancora nei centri storici dove il Comune ha interesse ad avere un po’ il controllo delle attività commerciali, ma al di fuori oramai sono tendenzialmente sparite.

Non è pertanto compatibile con il concetto di “affitto d’azienda” la concessione in godimento solo di un punto vendita “vuoto” all’interno di un centro commerciale proprio perché manca la preesistente “organizzazione” che, invece, verrà messa in campo ex-novo direttamente dall’affittuario. L’organizzazione è, cioè, il collante che tiene uniti i beni, tutti destinati all’esercizio di una determinata attività imprenditoriale. No Organizzazione = No Azienda. Se venisse dato semplicemente in uso un negozio “vuoto” bisognerebbe sottoscrivere un contratto di locazione commerciale, nulla di più.

Salvatore Di Lauro
Notaio in Abano Terme

Ho un dolore lancinante al ginocchio davanti… sulla rotula…

L’angolo del Terapista
A cura del Dr. Giuseppe Manzo,
iscritto all’Ordine  TSRM dei Tecnici sanitari
di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche,
della riabilitazione e della prevenzione delle province di Ve e Pd,
al n.87 dell’Elenco Speciale a esaurimento di Massofisioterapia 

Ho un dolore lancinante al ginocchio davanti… sulla rotula…

“La  sindrome femoro-rotulea o condropatia interessa circa il 25% della popolazione”manzo 156

Così si manifesta la sindrome femoro-rotulea o condropatia che interessa circa il 25% della popolazione generale e colpisce maggiormente gli sportivi e soprattutto le donne.

 

Una delle cause piu’ frequenti  di questo dolore che spesso è invalidante e non permette di salire e soprattutto di scendere le scale, è dovuto all’infiammazione della cartilagine che ricopre la parte posteriore della rotula e la zona dove la rotula scorre  chiamata “troclea femorale”.

 

Quando c’è un cattivo allineamento tra il femore e la tibia., per esempio in presenza di ginocchia valghe o vare, la rotula si sposta lateralmente, quasi sempre all’esterno, creando, durante i movimenti di flessione ed estensione del ginocchio,un maggior attrito con il femore.

Per il miglioramento dei sintomi cureremo:

• la mobilizzazione manuale della rotula per diminuirne la compressione sul femore;

•  lo stretching manuale della catena muscolare posteriore del ginocchio;

•  il rinforzo selettivo del muscolo vasto mediale tramite appropriati esercizi da svolgersi anche a domicilio quotidianamente;

• tavolette propriocettive sulle quali  il paziente riprogrammerà il corretto allineamento femoro-tibiale;

• Scenar ,ENF terapia e soprattutto il Prime che con il suo segnale magnetico pulsato  affretta  i tempi di guarigione con  programmi antinfiammatori e rigeneranti osteo-tendinei;

•  il taping rotuleo al fine di allineare la rotula  ed evitarne la lateralizzazione durante la flessione/estensione del ginocchio.

 

Fagiani stufati con prosciutto

• Fagiani stufati con prosciuttocucina 156

Vestire dei fagiani, ben mondati, con fette di prosciutto grasso e magro, ponendo nella cavità addominale salvia, finocchio e bacche di ginepro. Salare e pepare. Cuocere in pentola profonda con coperchio, con olio e burro. Irrorare di vino bianco. Quando il fagiano sarà cotto, togliere il prosciutto e tritarlo con tutti gli aromi, aggiungendolo al succo di cottura. Tagliare il fagiano a pezzi e napparlo con la salsa suddetta.
Cuocere allo stesso modo piccioni, pernici e piccoli.

 

 

SOLIDARIETÀ SOCIALE PER I 12.000 GIORNI DI TANKARD

SOLIDARIETÀ SOCIALE PER I 12.000 GIORNI DI TANKARD

Tankard e Dario Ricevimenti devolvono 18.000 euro alla cooperativa sociale NUOVA IDEA
e all’associazione Braccio di Ferro  Ospedale Pediatrico di Padova”. TANKARD

 

Dopo la festa degli 11.000 giorni di 3 anni fa, il 6 settembre 2021 è arrivato il FESTON A SCOPO BENEFICO dei 12.000 giorni di gestione della birreria Tankard.

L’evento è stato organizzato in collaborazione con Dario Ricevimenti.

Il ricavato della serata di 18.000 euro è stato devoluto in beneficenza alla Cooperativa Sociale Nuova Idea e all’Associazione Braccio di Ferro Ospedale Pediatrico di Padova.

Si ringraziano per la generosità

Rinaldi Bevande, 

Adriatica Impianti 

Distillerie Bonollo 

Pasticceria Dalla Bona

GB Hotels Abano

Ringraziamenti di cuore vanno ai numerosissimi partecipanti al grande feston ed in particolare al Sindaco di Abano Terme Federico BARBIERATO.

 

FANGHI E BAGNI TERAPEUTICI AD ABANO all’hotel Roma ed Helvetia

Acqua termale di Abano

FANGOBALNEOTERAPIA MASSAGGI TERAPEUTICI INALAZIONI IDROKINESITERAPIA PISCINEROMA Helvetia


HOTEL TERME HELVETIA
Convenzione ASL

Via Marzia, 49 35031 ABANO TERME Tel. 049 8669811

www.termehelvetia.it info@termehelvetia.it

I centri termali di AbanoTerme, a seguito del nuovo DPCM, rimangono APERTI IN SICUREZZA

Con la prescrizione del tuo medico curante benefici
di 12 sedute di fango termale e 12 bagni termali
paghi solo il ticket in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale.

Ristorante aperto.

 

Acqua termale di Abano

FANGOBALNEOTERAPIA MASSAGGI TERAPEUTICI INALAZIONI IDROKINESITERAPIA PISCINE

Convenzione ASL

HOTEL TERME ROMA
Via Mazzini, 1 35031 ABANO TERME Tel. 049 8669127

www.termeroma.it roma@termeroma.it

Sepe in tecia col nero

• Sepe in tecia col nero

Si procede allo stesso modo delle Sepe in tecia però si diminuisce il quantitativo di salsa di pomodoro

e si aggiunge a metà cottura il sacchettino del nero

cucina 155diluito in pochissima acqua .

Un pizzico di pepe a piacere.

 

 

MAL DI SCHIENA ED INTESTINO VANNO SPESSO A BRACCETTO TRA LORO

L’angolo del Terapista
A cura del Dr. Giuseppe Manzo,
iscritto all’Ordine  TSRM dei Tecnici sanitari
di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche,
della riabilitazione e della prevenzione delle province di Ve e Pd,
al n.87 dell’Elenco Speciale a esaurimento di Massofisioterapia 

“La chiave per risolvere il tuo mal di schiena la potresti trovate nel tuo intestino!”MANZO 155

 

Qual è il legame tra dolore lombare e problemi intestinali?

I pazienti vengono spesso a lamentarsi di dolori alla schiena. Molto spesso sono stati  già trattati più volte da un chiropratico o da un fisioterapista ma  riferiscono  che entro un giorno o due il loro dolore ritorna.

Perché il loro dolore non sta andando via?

La risposta potrebbe risiedere nel collegamento tra il loro sistema digestivo e quello nervoso.

Ecco il perché:

I nervi del midollo spinale si collegano a muscoli ed  organi con la stessa innervazione.

Quegli stessi nervi cioè che innervano  specifici organi nel nostro intestino innervano anche i muscoli bassi della schiena ed il dolore riferito è proprio nel tratto lombare basso.

Quindi quando non c’è un problema strutturale  grave, una malattia degenerativa delle articolazioni o un importante problema discale,  spesso la lombalgia può venire dallo “stress digestivo”

Cattiva digestione, stitichezza, diarrea o colon irritabile sono pertanto spesso causa di mal di schiena.

Quando ci sono tensioni e  stress in uno degli organi digestivi, quell’organo invierà un messaggio al midollo spinale attraverso lo stesso nervo che va ad un corrispondente muscolo.

Di conseguenza, il muscolo corrispondente diventerà teso, contratto e doloroso.

Grande importanza, tra i protocolli Scenar per il mal di schiena, quelli che si rivolgono al riequilibrio di  tutta l’area intestinale.

 

 

LA NOMINA DELL’AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO

Il notaio risponde
A cura di Aldo Francisci

LA NOMINA DELL’AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO

salvatore 155

Notaio, in quali casi si può chiedere la nomina di un Amministratore di Sostegno?

E quando tale nomina non serve?

Ai sensi dell’articolo 1 della legge 6/2004, finalità della legge è quella di tutelate “le persone prive in tutto o in parte di autonomia nell’espletamento delle funzioni della vita quotidiana, mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente”. Si può ricorrere all’intervento dell’Amministratore di Sostegno anche per fronteggiare incapacità totali o parziali derivanti da situazioni di grave disagio sociale, in un contesto caratterizzato da mancanza di reti familiari e sociali. In particolare, il ricorso all’Amministrazione di Sostegno è consigliato quando il soggetto non sia in grado di utilizzare i normali strumenti di delega, come la delega/cointestazione sul conto corrente, procura notarile, delega per la riscossione di pensione/stipendio. Relativamente alla possibilità di richiedere un Amministratore di Sostegno in favore di un minore d’età, l’articolo 3 della legge 6/2004 prevede che “il decreto che riguarda un minore non emancipato può essere emesso solo nell’ultimo anno della sua minore età e diventa esecutivo a decorrere dal momento in cui la maggiore età è raggiunta”. Pertanto, il ricorso per l’apertura di un’Amministrazione di Sostegno può essere proposto non appena il minore di età ha compiuto 17 anni. L’amministrazione, tuttavia, è esecutiva solo con il raggiungimento del diciottesimo anno di età.

Al contrario, la nomina di un Amministratore di Sostegno NON serve quando:

- Il soggetto debole non deve compiere alcun  atto giuridico (ad esempio: trattasi di soggetto privo di beni da amministrare, come beni immobili, titoli, società, capitali);

- Il soggetto debole è affiancato da una o più persone già provviste dei poteri necessari per agire nel suo interesse e nell’ambito delle necessità attuali (esempio: delega sul conto corrente, cointestazione, procura speciale ecc.);

- Il soggetto ha esclusivamente problemi di salute mentale e necessità di cura (es: malato psichiatrico con sussidio minimo mensile a carico dei Centri Psico-Sociali delle Aziende Ospedaliere): comunque, la nomina di un Amministratore di Sostegno non interferisce con l’eventuale applicazione di disposizioni di legge inderogabili sulla limitazione della libertà personale (es. trattamenti sanitari obbligatori);

- Il soggetto è un anziano o un disabile con nucleo familiare idoneo e protettivo;

- I problemi connessi al beneficiario attengono ad ambiti più propriamente assistenziali (es. inserimento dell’anziano in comunità o strutture terapeutiche; soluzioni abitative per soggetti privi di dimora, e in sintesi situazioni di marcato disagio sociale) per i quali possono essere attivati i servizi socio-sanitari territoriali.

Salvatore Di Lauro

Notaio in Abano Terme

La rubrica dell’avvocato

La rubrica dell’avvocatoa cura dell’ Avv. Claudio Calvello
(Patrocinante in Cassazione – DPO e membro di Federprivacy)

ASTE IMMOBILIARI: UN’OPPORTUNITÀ DA COGLIERE !CALVELLO 155

Spesso si sente dire che tale Tizio ha acquistato quel tale immobile ad un prezzo molto conveniente perché “lo ha preso all’asta”. Ed in effetti quello di potersi aggiudicare un immobile a basso prezzo perché battuto all’asta non è forse il sogno se non di tutti, di molti? Il punto è allora un altro: come riuscire a partecipare ad un’asta giudiziaria in sicurezza? Diciamo, innanzitutto, che è possibile farlo in sicurezza e tranquillità solo se si hanno a disposizione tutte “le carte” della procedura. Ed invero, quando un debitore non riesce per qualsivoglia motivo o ragione a soddisfare i propri creditori, questi possono rivalersi sul suo patrimonio compreso quello immobiliare. Ecco, quindi, che su istanza dei creditori si apre una procedura sotto il controllo dell’Autorità Giudiziale. Vi è quindi un Giudice che sovrintende a tutta la procedura esecutiva che, prima di organizzare l’asta, deve incaricare un perito (consulente tecnico d’ufficio o CTU) il quale predisporrà una perizia in cui ritroveremo la stima del valore dell’immobile. Questa stima andrà poi a costituire il prezzo base d’asta. Nella perizia vi troveremo oltre al valore dell’immobile anche altri dati quali: la planimetria, l’identificazione catastale, lo stato di conservazione, la presenza di eventuali abusi edilizi o di morosità nei confronti del condominio, l’attestazione se l’immobile risulta libero o occupato da altri. In quest’ultimo caso, chi si aggiudica l’immobile tramite asta dovrà inviare una lettera di diffida all’ex proprietario, indicando il termine ultimo in cui la casa dovrà essere definitivamente liberata. Se invece l’immobile è occupato da un inquilino, e quindi è in vigore un contratto di affitto, chi si aggiudica l’asta sarà tenuto a rispettare la scadenza del contratto prima di potersi trasferire nella sua nuova casa. Ma anche in questo caso, non è detto che l’inquilino alla scadenza del contratto lasci spontaneamente l’immobile. È chiaro che a quel punto se l’ex proprietario o l’inquilino non lasciano spontaneamente l’immobile, l’aggiudicatario dovrà poi necessariamente rivolgersi ad un avvocato. Balza subito all’occhio, quindi, il motivo per cui le case occupate hanno una base d’asta molto più bassa giacchè scontano nel prezzo anche queste ulteriori difficoltà e/o incognite. Tuttavia, diciamolo subito: i veri affari si fanno proprio in questi casi. Nelle aste (con incanto) “facili” infatti, i partecipanti sono spesso molti ed in forte competizione tra loro: ne deriva che il prezzo che all’inizio poteva apparire conveniente, con i successivi rilanci, non lo diventa più. Ed anzi, più volte abbiamo visto aggiudicazioni non al conveniente prezzo d’asta, ma a prezzi tutto sommato in linea con i liberi valori del mercato immobiliare. Certo, potrà rimanere nell’aggiudicatario la soddisfazione di non dovere sostenere le spese del mediatore e del notaio. Ma francamente ciò ci sembra una magra consolazione rispetto alle iniziali aspettative. Per chi desiderasse approfondire l’argomento con una consulenza personalizzata ovvero essere assistito dall’individuazione (con visita prima dell’asta) dell’immobile fino alla sua aggiudicazione, può rivolgersi con fiducia al nostro studio.

 

 

 

DISTURBI INTIMI E TRATTAMENTI STRUMENTALI

L’ Ostetrica delle Terme
A cura di Barbara Benevento

 

DISTURBI INTIMI E TRATTAMENTI  STRUMENTALI

barbara

Nei precedenti articoli vi ho parlato delle disfunzioni del pavimento pelvico (incontinenza urinaria, il prolasso degli organi pelvici, dolore) che possono essere trattate anche tramite applicazione di metodiche strumentali non invasive mirate alla prevenzione e al miglioramento o risoluzione di questi disturbi intimi.

Inizio a descriverle partendo dalle più innovative:

RADIOFREQUENZA IN RIABILITAZIONE PELVICA

Essa è in grado di far sviluppare calore endogeno, accelerando il metabolismo tessutale e inducendo la collagenogenesi tramite stimolazione dei fibroblasti i quali a loro volta producono acido ialuronico. La trasmissione della radiofrequenza avviene tramite una sonda  endocavitaria vaginale e può essere impiegata in caso di:

• Incontinenza urinaria da sforzo o mista

•  lieve prolasso

•  Atrofia

• dolore durante il rapporto e ipertono

CARESS FLOW

Tecnica nuovissima con la sinergia di due elementi naturali ,l’ossigeno e l’acido ialuronico.

L’ossigeno riattiva la microcircolazione,favorisce la rigenerazione dei tessuti,stimola il turnover cellulare migliorando il trofismo e l’elasticità tessutale. L’acido ialuronico invece ha un elevato potere idratante con azione fisiologica nel mantenimento del turgore,plasticità e forma dei tessuti.

Questa metodica è indicata soprattutto in caso di:

• Atrofia

• bruciore e dolore perineale

• Candidosi recidivante

BIOFEEDBACK (metodica,come l’elettrostimolazione, in uso da diversi anni)

Apparecchiatura strumentale in grado di registrare l’attività muscolare del pavimento pelvico. Questa registrazione avviene attraverso l’utilizzo di apposite sonde vaginali o anali che, collegate ad un computer,trasmettono le informazioni relative al muscolo; esse vengono trasformate dal computer in un segnale visivo e uditivo. Il/la paziente può pertanto vedere e sentire l’effetto della propria contrazione muscolare effettuata con il pavimento pelvico.

ELETTROSTIMOLAZIONE

Questa tecnica consiste nell’utilizzo dello stimolo elettrico a scopo terapeutico finalizzato:

• Ad aumentare la forza e la resistenza muscolare del pavimento pelvico in caso di ipotono.

• Ad inibire il muscolo che avvolge la vescica,chiamato detrusore, in caso di instabilità detrusoriale con conseguente incontinenza da urgenza

• Ad inibire lo stimolo dolore nelle sindromi dolorose perineali

 

Le tecniche elencate sono presenti nel mio studio e vengono scelte in base al disturbo  e alla storia clinica della paziente.

 

Studio Ostetrico

Dott.ssa Ostetrica Barbara Benevento

Via Alessandro Volta/Via Jappelli, 36

Abano Terme (PD)

Cell. 338 9563897 – 391 1387230

https://www.barbarabenevento.it/

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Dottoressa Barbara Benevento Ostetrica

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