ASSEGNO UNICO: MISURA PONTE DA LUGLIO A DICEMBRE

Le ACLI informano
a cura del Caf Acli di Padova
www.aclipadova.it – 049601290

ASSEGNO UNICO: MISURA PONTE DA LUGLIO A DICEMBREACLI 153

L’Assegno Unico per i figli minori a carico, che entrerà in vigore dal 1 luglio al 31 dicembre, sarà una misura “ponte” valida cioè per coprire la parentesi semestrale che ci separa dall’entrata in vigore dell’Assegno in via strutturale, cosa che avverrà dall’1 gennaio 2022 (per allora l’Assegno sarà stato inserto in Legge di Bilancio e ne conosceremo quindi la fisionomia definitiva).

Questa formula temporanea che non sarà ancora quella universale che avremo dal prossimo anno, servirà a dare un primo sostegno ai nuclei rimasti fuori dall’erogazione degli assegni familiari e impossibilitati a godere delle detrazioni sui figli a carico nel Modello 730 (fondamentalmente i disoccupati e gli incapienti).

Architrave della richiesta per ottenere l’Assegno sarà l’ISEE, visto che il legislatore ha posto una soglia economica non superiore a 50.000 euro per rientrare nella platea degli aventi diritto. Inoltre è stata prevista un’erogazione diversificata a seconda della fascia economica in cui rientra il nucleo richiedente, un po’ come accade col Bonus Bebè, che prevede appunto tre diversi “scaglioni” economici nei quali il bonus decresce in proporzione al crescere del valore ISEE.

I requisiti basilari per poter fare domanda (fermi restando i presupposti dell’incompatibilità cogli eventuali assegni familiari già in corso e del possesso di un ISEE non superiore 50.000 euro) del richiedente sono:

• essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare titolare del diritto di soggiorno;

• essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea, in possesso del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno semestrale;

• essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;

• essere domiciliato o residente in Italia e avere i figli a carico sino al compimento del diciottesimo anno d’età;

• essere residente in Italia da almeno 2 anni, anche non continuativi, oppure essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.

Come abbiamo già spiegato, l’assegno – corrisposto per ciascun figlio minore – cambierà sia in base alla situazione economica attestata dall’ISEE che in base al numero dei figli; quindi in parole povere si avrà diritto a tot singoli assegni mensili tanti quanti sono i figli, ma al tempo stesso gli importi risulteranno decrescenti al crescere dell’ISEE, come potete vedere in questa tabella:

Ma come si fa domanda? Il richiedente deve innanzitutto avere un Isee aggiornato (per fare l’Isee è possibile rivolgersi al CAF ACLI di Montegrotto o ad altre sedi CAF ACLI della provincia fissando un appuntamento chiamando il centralino allo 049 601290. L’Isee è un servizio gratuito per tutti) e poi dovrà seguire la procedura telematica che l’Inps è tenuto predisporre entro il 30 giugno, visto che dal 1° luglio la macchina delle istanze diverrà operativa. I canali attraverso cui fare richiesta saranno due: o il sito stesso dell’Inps, oppure gli sportelli di Patronato, come il Patronato Acli, contattabile tramite lo 049601290. La decorrenza della misura scatterà poi dal mese di presentazione della domanda stessa, ma in ogni caso, per le domande presentate entro il 30 settembre 2021, saranno corrisposte tutte le singole mensilità arretrate a partire dal mese di luglio. Infine, per quanto riguarda la compatibilità dell’Assegno, questa è garantita in presenza di Reddito di Cittadinanza o di eventuali altre misure in denaro a favore dei figli a carico erogate da Regioni, Province autonome di Trento e di Bolzano o dagli enti locali. È inoltre garantita la non imponibilità ai fini Irpef.

 

 

ABANO PERDE UN ALTRO PROTAGONISTA DELLA VITA CITTADINA

La visione dietro l’angolo
di Cesare Pillon

ABANO PERDE UN ALTRO PROTAGONISTA DELLA VITA CITTADINA

“Don Antonio Pontarin lascia la Parrocchia del Sacro Cuore”. La visione 153

Ha colto tutti di sorpresa la notizia, data direttamente da lui, durante la messa di domenica 13 giugno, che il parroco del Sacro Cuore Don Antonio Pontarin, lascerà a breve la guida della parrocchia, per raggiunti limiti di età.

Dopo trentatre anni di intenso lavoro pastorale, un altro dei pilastri della storia della Città di Abano Terme esce di scena.

Don Antonio è  un uomo schiettamente sincero, a volte spigoloso, ma sicuramente sempre ed appassionatamente dedicato alla cura e alla crescita della Parrocchia.

Numerosi i successi conseguiti per farla diventare una comunità forte e coesa.

Chi ha avuto occasione di conoscerlo ha sempre potuto apprezzare la sua intelligenza pronta ed ironica e la sua profonda conoscenza delle dinamiche economiche e sociali di Abano Terme, segno di una partecipazione attiva ed attenta alla vita cittadina.

Ha lasciato un po’ di amaro in bocca e ha fatto discutere la sua dichiarazione in cui lasciava intendere che molti parrocchiani erano dispiaciuti della sua partenza, ma altri ne saranno contenti.

Cosa c’è dietro a questa dichiarazione? Forse che le dimissioni per raggiunti limiti di età non erano  poi così spontanee? Qualcuno ha tramato per indurlo a questo passo? A chi era scomodo?

Questi interrogativi molto probabilmente non avranno risposte ma aprono un altro capitolo di quelle lotte sotterranee che da sempre segnano la vita di Abano e che le impediscono di avere una crescita serena e condivisa.

A pochi mesi dalla elezioni per il rinnovo dell’amministrazione comunale si stanno già affilando le armi per una battaglia che si annuncia senza esclusione di colpi.

Il popolo della calunnia, della maldicenza, dell’invidia e della meschinità sta cominciando il proprio lavoro.

Nel frattempo, come ho avuto modo di dire molte volte, non si intravvede la crescita di un dibattito serio sul futuro della Città ed una analisi approfondita sui programmi necessari per far compiere una svolta all’economia termale.

Sembra quasi che nessuno si ponga seriamente il tema del bisogno di un cambio di passo deciso  e tutto si giochi su un campo di semplice lotta di potere indipendente ed inconsapevole del fatto che,  Abano e tutto il comparto termale,  hanno bisogno di grandi progetti e di grandi trasformazioni per poter competere nel mondo del turismo del futuro.

CUCINA PADOVANA • Fortaia col pressemolo

• Fortaia col pressemolo

Ingredienti • Lardo • Cipolla • Uova • Sale • Zucchero • Prezzemolocucina veneta

Soffriggere del lardo o della pancetta insieme a delle cipolle marzaiuole tagliate a pezzettini. • In una terrina sbattere le uova con un pizzico di sale e un cucchiaio di zucchero • Versare il composto nella padella del soffritto aggiungendo molto prezzemolo tritato. Mescolare bene e cuocere, conformandola arrotolata • Questa frittata, per antica tradizione, si fa il giorno di San Marco.

 

 

IL BRUXISMO

La Rubrica del Dentista

cura di Alice e Francesca Marcato
alice.marcato@alice.it

IL BRUXISMO

Per bruxismo si intende una condizione in cui si digrignano i denti, sfregando l’arcata superiore contro l’inferiore o stringendo con una certa forza le mascelle. Il bruxismo è una condizione abbastanza frequente che dipende dall’involontaria contrazione dei muscoli della masticazione. Si verifica in prevalenza di notte e può causare diversi disturbi: usura dei denti, dolore alla mandibola, mal di testa.MARCATO

Che cos’è il bruxismo?

Chi soffre di bruxismo digrigna in maniera involontaria i denti. Non c’è una causa specifica per questo movimento dei muscoli e della mascella, che infatti viene definita parafunzione. Spesso il bruxismo si manifesta di notte e in molti casi determina dei problemi ai denti, per questo quando è frequente andrebbe contrastato con l’uso di appositi distanziatori che sono chiamati bite. Talvolta il bruxismo può essere così rumoroso che ad accorgersi per primo della condizione è il partner durante il sonno.

Quali sono le cause del bruxismo?

L’Odontoiatra andrà a ripristinare lo spessore del dente mediante un materiale composito specifico per otturazioni applicato con tecnica adesiva.

Nel caso si presenti anche una recessione gengivale, che preveda il ripristino del corretto rapporto tra dente e gengiva, si procederà in prima istanza con il restauro seguito dalla chirurgia mucogengivale a copertura della recessione.

Quali sono i sintomi del bruxismo?

Il bruxismo si presenta con il digrignamento dei denti, che vengono serrati. Questo può causare delle conseguenze che includono: lesioni e usura dei denti, che possono scheggiarsi; aumento della sensibilità dei denti, soprattutto per la perdita dello strato di smalto; dolore alla mascella; dolore alle orecchie; dolore ai muscoli della testa; mal di testa.

Come prevenire il bruxismo?

Il trattamento del bruxismo è finalizzato a proteggere i denti, ma anche la qualità della vita e del riposo, che può avere conseguenze sulla salute cardiovascolare.

In particolare si può intervenire con l’uso di un bite, un paradenti da indossare durante la notte per evitare lo sfregamento dei denti.

Può essere necessario ricorrere a cure dentali, per la correzione della malocclusione, per riallineare le mandibole e per ridurre i punti di contatto anomali tra i denti.

I farmaci sono raramente efficaci contro il bruxismo. In alcuni casi, quando si usano alcuni neurolettici che favoriscono il bruxismo, il neurologo potrebbe cambiare dosaggio o tipo di farmaco.

 

 

730: SPESE AMMESSE, LIMITI E PAGAMENTI

Le ACLI informano
a cura del Caf Acli di Padova
www.aclipadova.it – 049601290

730: SPESE AMMESSE, LIMITI E PAGAMENTIACLI

Dal 30 aprile, giorno a partire dal quale l’Agenzia delle Entrate lo metterà a disposizione dei contribuenti, bisognerà fare attenzione al 730 precompilato 2021 perché vi saranno riportate in linea di massima solo le spese mediche, sanitarie e veterinarie sostenute con modalità tracciabili attraverso bonifici, assegni, bancomat, carte di credito e così via.

Quindi, il Sistema Tessera Sanitaria, che fa da tramite fra le strutture/studi medici/farmacie e l’Agenzia delle Entrate per la comunicazione dei dati di spesa che andranno poi a confluire nella precompilata, segnalerà soltanto le spese tracciabili, fatta eccezione per le altre sopra specificate. Per precauzione, allora, una volta che l’amministrazione avrà reso consultabile e scaricabile il 730 sul proprio sito, sarà bene allungarci un occhio in più, onde evitare la conferma di una dichiarazione che magari potrebbe essersi lasciata indietro qualche spesa medica mancante.

Il Caf Acli di Padova è a disposizione degli utenti per sistemare e controllare il 730 e per la compilazione della dichiarazione con tutte le spese previste. Per informazioni e appuntamenti chiamare lo 049601290 oppure è possibile utilizzare l’area riservata sul sito mycaf.it che permette di prenotare il proprio appuntamento, ma anche di essere assistito online.

Quindi tra le novità più rilevanti, a partire dall’anno d’imposta 2020, la detrazione del 19% degli oneri sostenuti spetta a condizione, salvo alcune eccezioni, che le spese siano state effettuate tramite versamento bancario o postale o mediante altri sistemi di pagamento tracciabili come carte di credito e debito. Non saranno quindi detraibili le spese effettuate in contanti. Sempre a partire dall’anno d’imposta 2020, per alcune delle spese da riportare nel quadro E del Modello 730 la misura della detrazione spetta per intero fino al limite di reddito complessivo di 120mila euro: sopra quel limite l’ammontare del credito decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo di 240mila euro. Nel modello 730, così come nel modello Redditi PF, sono detraibili anche le spese sostenute per l’acquisto di mascherine, saturimetri e dispositivi di protezione dal coronavirus, così come quelle per tutti i versamenti effettuati per ragioni solidali, in favore della Protezione civile e per tutte le altre iniziative di solidarietà mirate a mitigare le conseguenze della pandemia.

Ricapitoliamo.

Per le prestazioni mediche private non convenzionate al SSN il paziente è vincolato a pagare con un modo tracciabile. 

Il contante potrà essere ancora usato e sarà possibile detrarre la spesa:

• per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici,

• per il pagamento delle prestazioni sanitarie rese nell’ambito di una struttura sanitaria pubblica o privata accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale (ticket).

Per ogni altra spesa sanitaria sarà obbligatorio, per non perdere lo sgravio fiscale, avvalersi dei mezzi di pagamento tracciabili, come:

• bancomat,

• carte di credito o carte prepagate,

• bonifici bancari o postali,

• assegni bancari o circolari.

L’obbligo del pagamento con metodi tracciabili, in modo da rendere possibile scaricare la spesa durante la dichiarazione dei redditi, scatta anche per le principali e più frequenti detrazioni fiscali Irpef del 19% che sarà possibile scaricare solo se effettuate attraverso pagamenti tracciabili:

• spese sanitarie presso specialisti (dentista, oculista, psicologo, fisioterapista…)

• spese sanitarie presso strutture non convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale

• interessi passivi e oneri accessori per mutui per acquisto immobili

• erogazioni liberali in genere

• spese per gli addetti all’assistenza personale (badanti) delle persone non autosufficienti

• spese per la scuola (frequenza scolastica, istruzione universitaria, asili nido, mense scolastiche)

• spese per la pratica sportiva dilettantistica di bambini e ragazzi dai 5 ai 18 anni

• spese per l’acquisto di abbonamenti al servizio di trasporto pubblico

• premi per l’assicurazione (vita, infortuni, morte, invalidità permanente)

• spese veterinarie

• spese funebri

Questi limiti all’utilizzo del denaro contante, la tracciabilità delle detrazioni fiscali e le misure premiali per i pagamenti con moneta elettronica sono gli strumenti con cui la Manovra finanziaria 2020 sta tentando di contrastare l’evasione fiscale.

Per ogni delucidazione ci si può rivolgere agli esperti del Caf Acli di Padova fissando un appuntamento chiamando il numero unico 049601290.

 

 

IL CONTITOLARE DEL CONTO CORRENTE NON É ANCHE COMPROPRIETARIO

Il notaio risponde
A cura di Aldo Francisci

IL CONTITOLARE DEL CONTO CORRENTE NON É ANCHE COMPROPRIETARIODI LAURO

La Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 21963 ha confermato un principio di diritto di cui ho già scritto su questa rivista. In breve, se un genitore, intestatario di un conto corrente (o di un dossier titoli) ne dispone la cointestazione a favore dei figli, costoro sono solo legittimati ad effettuare operazioni bancarie relativamente a quel conto o a quel dossier titoli, ma non divengono proprietari del denaro o dei titoli depositati. Si ribadisce, dunque, quanto disposto chiaramente dall’art. 783 cod. civ. secondo cui solo la donazione di “modico valore” può essere fatta mediante un semplice trasferimento di denaro, diversamente da tutte le altre che impongono l’atto pubblico innanzi al Notaio. Il “modico valore” va visto in proporzione al patrimonio del donante ma in linea di massima comunque lo escluderei se si parla di decine di migliaia di euro da trasferire.

Stesso discorso per cui un genitore, per “regalare” dei soldi ad un figlio, non può fare semplicemente un bonifico o “staccargli” un assegno; se non fa una vera e propria donazione presso un Notaio, quel “regalo”, che giuridicamente altro non è che una “donazione”, è nullo per difetto di forma ai sensi dell’art. 782 cod. civ. con conseguenze importanti nella relazione con gli altri eredi una volta che sarà deceduto il donante.

Si pongono, cioè, le basi per una lite successoria che certamente nessun genitore vuole perché, se la donazione è nulla, colui che la ricevette potrebbe essere costretto a restituire tutto agli altri eredi.

Stessi problemi per la cointestazione del conto corrente o del dossier titoli ove il cointestatario, che ha sempre usato per sé le somme e non vi ha mai versato “un euro”, potrebbe essere chiamato a risponderne dagli altri eredi una volta che il primo intestatario (colui che versava i soldi sul conto) sarà morto. La cointestazione del conto, pertanto, è una semplice presunzione di comproprietà, fino a prova contraria. Se, in ipotesi, un conto corrente intestato a madre e figlio, beneficia dell’accredito della pensione della madre, mentre il figlio non vi deposita  nulla perché studente o disoccupato, il denaro depositato appartiene sempre e solo alla madre; la cointestazione consente al figlio solo di operare sul conto liberamente con effetto liberatorio per la banca nel senso che, nel ns esempio, la madre non può lamentarsi con la banca se il figlio svuota il conto, ma certamente la madre potrebbe lamentarsi con il figlio.

Se, pertanto, l’intenzione del titolare del conto o del dossier titoli è quello di “regalare” quanto depositato, in tutto o in parte, ad un figlio o a chicchessia mediante la “cointestazione”, è bene che sappia che sbaglia, come sancito dalla Corte di Cassazione.

Per trasferire denaro o titoli in misura non modica è necessario procedere con una formale donazione dal Notaio. Altrimenti un domani potrebbero sorgere problemi.

Come sempre il Notaio è a disposizione per chiarire dubbi ai cittadini prevenendo problemi e litigi futuri.

Salvatore Di Lauro
Notaio in Abano Terme

 

La rubrica dell’avvocato

La rubrica dell’avvocatoa cura dell’ Avv. Claudio Calvello
(Patrocinante in Cassazione – DPO e membro di Federprivacy)

DIRITTO ALL’OBLIO: ma vi è o no un diritto ad essere dimenticati?CALVELLO

La reputazione è forse il bene più prezioso che abbiamo. Qualcuno qui obietterebbe: “E no avvocato, guardi che il bene più prezioso è la salute!”. Vero, verissimo, sol che a chi per qualche motivo viene macchiata la reputazione, succede poi che perda pure la salute. Ed invero, qualcuno, nel corso della propria vita, può avere commesso qualche errore per il quale magari ha anche già saldato il conto con la Giustizia (risarcendo economicamente la controparte e/o con il carcere). Ma, ai giorni nostri, c’è sempre questo maledetto ma: INTERNET NON DIMENTICA! Il web non dimentica mai! E se per qualche ragione sei “disgraziatamente” finito sul web per fatti non proprio positivi, beh, questi fatti poi possono continuare a perseguitarti per tutta la vita. E questo è profondamente ingiusto. Oggi però abbiamo uno strumento in più: la Cassazione a sezioni unite (Sentenza n. 19681/19) ha infatti tracciato una linea oltrepassata la quale non ritiene più lecito che si possano rievocare fatti personali del passato. Per lo stesso motivo, si ha diritto a che determinate notizie che non rivestono più un interesse pubblico concreto ed attuale – ma che per taluni continuano ad essere fonte di gravi disagi e pregiudizi – vengano definitivamente rimosse dal web. Come? Intervenendo, anche legalmente, su motori di ricerca, siti, social network, testate giornalistiche, blog, etc…

 

ABUSO EDILIZIO? Attenzione all’occhio di Google Earth !!!

Google Earth è un software in grado di rilevare le immagini della terra ottenute tramite il telerilevamento terrestre, fotografie aeree e dati topografici memorizzati sulla piattaforma GIS (Geografic Information System). Ebbene, la Corte di Cassazione ha affermato che le immagini di Google Earth (si, proprio quelle che in qualsiasi telefonino possiamo vedere), possono essere utilizzate come prova per la realizzazione di manufatti ovvero per provare la presenza di un abuso edilizio. Il caso prendeva le mosse da un ricorso in Cassazione presentato da un proprietario il quale era stato condannato sia in primo che secondo grado per avere realizzato una piscina in muratura senza permesso. In particolare, questi si doleva del fatto che il Pubblico Ministero non avesse svolto alcun accertamento in loco avendo rilevato l’abuso semplicemente da quanto risultava dai fotogrammi di Google Earth deducendo, per l’effetto, l’invalidità della prova così come acquisita. Finale amaro, tuttavia, per questo proprietario giacchè con la sentenza n. 37611 del 20.102020 della sezione penale della Suprema Corte, veniva respinto il ricorso e confermata la validità della prova documentale acquisita tramite questa applicazione.

 

 

 

IL PAVIMENTO PELVICO FEMMINILE: FUNZIONI, SINTOMI E TRATTAMENTO

L’ Ostetrica delle Terme
A cura di Barbara Benevento

 

IL PAVIMENTO PELVICO FEMMINILE: FUNZIONI, SINTOMI E TRATTAMENTObenevento

Come descritto nel precedente articolo, il pavimento pelvico è un insieme di muscoli e fasce che chiudono in basso la cavità addomino-pelvica. Quest’area si estende tra la sinfisi pubica, il coccige e le due spine ischiatiche e le si attribuiscono le seguenti funzioni:

1) statica pelvica, perché sostiene gli organi pelvici all’interno del bacino;

2) continenza urinaria e fecale;

3) sfera sessuale in quanto è correlato alla percezione e al piacere sessuale;

4) sfera riproduttiva perché svolge un ruolo nel posizionamento e nell’espulsione del bambino (per questo motivo sostengo molto la preparazione specifica  al parto);

 

E quali sono i possibili sintomi che indicano una disfunzione del pavimento pelvico?

 - Dolore e fastidio all’inizio, durante e dopo un rapporto sessuale.

- riduzione del piacere.

- sensazione di peso che può indicare un prolasso degli organi pelvici.

- incontinenza urinaria.

- urgenza urinaria.

- frequente stimolo urinario.

- incontinenza fecale.

 

In cosa consiste il trattamento?

Si pianificano alcune sedute volte al miglioramento o risoluzione dei disturbi e il trattamento può avvalersi, a seconda del caso clinico, di esercizio terapeutico, di apparecchiature elettromedicali innovative come la radiofrequenza ed elettroporazione (metodica indolore con risultati eccellenti), di tecniche tramite l’osteopatia e consigli utili e specifici del caso.

Durante le sedute, nel mio ambulatorio ostetrico non vi è solo l’aspetto tecnico, ma si instaura con la paziente  un rapporto intimo di fiducia e collaborazione e ci sarà sempre lo spazio per la sfera emozionale e confidenziale.

 

Studio Ostetrico

Dott.ssa Ostetrica Barbara Benevento

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Dottoressa Barbara Benevento Ostetrica

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EPICONDILITE … o gomito del tennista … ….ma è solo un problema di chi gioca a tennis?

L’angolo del Terapista
A cura del Dr. Giuseppe Manzo,
iscritto all’Ordine  TSRM dei Tecnici sanitari
di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche,
della riabilitazione e della prevenzione delle province di Ve e Pd,
al n.87 dell’Elenco Speciale a esaurimento di Massofisioterapia 

MANZO

 

Giovanna M. anni 33, cameriera di sala, soffre di dolore  invalidante  al gomito dx che le comporta grande sofferenza nel suo lavoro ai tavoli.

Inviata al mio Studio dal suo medico curante viene trattata in un ciclo di  sedute con una mobilizzazione manuale delle articolazioni, dita, polso, gomito, infine mobilizzazione a livello cervicale, dorsale, lombare.

 

Con la Terapia Scenar

Vengono trattati nelle vare modalità operative tutti i meridiani che attraversano il braccio, vengono applicati dei protocolli specifici locali sul gomito e sul “reciproco” del gomito (il ginocchio opposto)  secondo appunto la filosofia di questa terapia che lavora a 360 gradi.

Grande importanza nel trattamento dell’epicondilite viene data al lavoro sulle vertebre cervicali e della colonna vertebrale in toto. Al termine di ogni seduta viene applicato un Kinesio Taping che,  attraverso l’attivazione di sistemi circolatori e neurologici, permette di enfatizzare gli effetti del trattamento riabilitativo e di conservarli efficacemente tra una seduta e l’altra.

Al termine vengono insegnati degli esercizi da ripetersi a casa e che hanno lo scopo di migliorare il tono muscolare  dell’estensore comune delle dita nonché di favorirne una  buona elasticità.