QUALI SONO LE SPESE DETRAIBILI E LE SPESE DEDUCIBILI NEL 730?

Le ACLI informano
a cura del Caf Acli di Padova
www.aclipadova.it – 049601290

QUALI SONO LE SPESE DETRAIBILI  E LE SPESE DEDUCIBILI NEL 730?ACLI

Il contribuente durante la compilazione del Modello 730 può presentare al CAF ACLI i documenti che attestano le spese deducibili e le spese detraibili sostenute nell’anno precedente per sé o per i propri familiari fiscalmente a carico. Per queste spese viene infatti riconosciuta una detrazione dall’imposta o una deduzione dal reddito complessivo.

Le spese detraibili nel 730 sono le spese che si sottraggono, in percentuale, dall’imposta lorda, a differenza delle spese deducibili che vengono invece sottratte dall’ammontare del reddito complessivo. Se quindi il contribuente ha sostenuto spese sia deducibili che detraibili, prima di tutto il reddito imponibile su cui verrà calcolata l’imposta lorda sarà più basso, perché appunto vi verranno sottratte le spese deducibili. Successivamente, anche l’imposta lorda applicata al reddito imponibile, sarà alleggerita sottraendo una percentuale delle spese detraibili (19% nel caso delle principali tipologie di spesa).

Facciamo un esempio: il contribuente ha un reddito complessivo pari a 10.000 euro, spese deducibili pari a 2.000 euro e quelle detraibili pari a 1.000 euro. Anzitutto, dai 10.000 del reddito complessivo vengono sottratti i 2.000 delle spese deducibili. Risulterà un reddito imponibile (netto) di 8.000 euro, e proprio su questi (non sui 10.000 di partenza) verrà calcolata l’imposta lorda. Nel caso in cui l’imposta lorda risulti di 1.500 euro, da questi bisogna infine sottrarre 190 euro delle spese detraibili (19% dei 1.000 euro), cosicché, invece di 1.500 euro, se ne pagheranno 1.310.

Questo esempio ci aiuta quindi a capire la differenza fra deduzioni e detrazioni e il modo in cui questi valori incidono sul calcolo. Ma ogni 730 ovviamente fa storia a sé: non è scontato, infatti, che dalla dichiarazione risulti una situazione di debito, ma il contribuente potrebbe anche risultare creditore, e avere dunque diritto a un rimborso.

 

Elenco delle principali spese detraibili nel 730:

Spese mediche;

Interessi passivi dei mutui;

Spese di istruzione (non universitarie e universitarie);

Spese funebri;

Spese per attività sportive praticate dai ragazzi;

Spese veterinarie;

Spese di ristrutturazione e risparmio energetico;

Spese per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici;

Erogazioni liberali a popolazioni colpite da calamità o eventi straordinari;

Erogazioni liberali ad associazioni sportive dilettantistiche;

Erogazioni liberali a società di mutuo soccorso;

Erogazioni liberali ad associazioni di promozione sociale;

Erogazioni liberali a favore delle attività culturali ed artistiche.

 

Elenco delle principali spese deducibili nel 730:

Contributi previdenziali e assistenziali;

Assegni periodici corrisposti all’ex coniuge;

Contributi previdenziali per gli addetti ai servizi domestici e familiari;

Contributi ed erogazioni a favore di istituzioni religiose;

Spese mediche e di assistenza specifica per le persone con disabilità;

Contributi versati ai fondi integrativi del Servizio Sanitario Nazionale;

Contributi alle ONG riconosciute idonee che operano con i paesi in via di sviluppo;

Erogazioni liberali a Onlus, enti universitari, di ricerca.

Per fissare il tuo appuntamento per fare il 730 chiama il CAF ACLI al numero 049601290, quest’anno c’è tempo fino al 30 di settembre!

 

L’intervista: ENOCH SORANZO, CANDIDATO CONSIGLIERE REGIONALE

L’Intervista

ENOCH SORANZO, CANDIDATO CONSIGLIERE REGIONALESORANZO 148 web

Una candidatura al servizio del territorio: nuovi investimenti.
Rilancio del turismo puntando non solo sul prodotto fango ma anche all’enogastronomia.
Trasporti più efficienti.  Infrastrutture.  Riqualificazione urbanistica del territorio.

Enoch Soranzo candidato consigliere regionale nelle fila di Fratelli d’Italia a sostegno del Presidente uscente Luca Zaia. Cosa l’ha portata a candidarsi? 

Sono nato a Padova 46 anni fa e sono un imprenditore alberghiero e della ristorazione, continuando quella che è la tradizione di famiglia di mio nonno e di mio padre. Sono stato Sindaco del Comune di Selvazzano Dentro, la mia città, per due mandati 2009-2014 e 2014-2019. Sono stato Presidente della Provincia di Padova dal 2014 al 2018 e Presidente dell’Unione delle Province del Veneto dal 2016 al 2018. Ho sempre applicato nei miei incarichi amministrativi i principi del duro lavoro, della concretezza, dei risultati per il territorio, della onestà e del rigore. Da qui il mio slogan con il quale molti di voi mi conoscono #zeroannuncisolofatti. Il Veneto e in modo particolare Padova e tutta la nostra Provincia devono tornare a correre veloce e per farlo abbiamo bisogno di infrastrutture per creare opportunità, lavoro e investimenti. Le nostre imprese, le nostre botteghe e le nostre famiglie hanno bisogno di essere sostenute e protette. I nostri anziani non possono scivolare nella povertà e nella insicurezza. Il nostro territorio padovano che è spettacolare deve essere attrattivo per i turisti e per gli investimenti. In Regione intendo portare la mia esperienza ed il mio impegno al servizio dei cittadini e del territorio.

Abano Terme ancora preda della crisi da Covid 19. Come si può intervenire sul futuro del bacino termale? 

Abano Terme e tutto il bacino termale stanno vivendo la crisi più acuta della loro storia dovuta ai mesi di lockdown causati dalla pandemia e la ripresa si prospetta difficile con danni ingenti sia per gli albergatori che per i lavoratori, circa 5000 quelli direttamente impiegati negli stabilimenti termali, che per l’indotto. Il settore alberghiero, e lo dico con cognizione di causa essendo anch’io un albergatore, è in ginocchio. Servono interventi immediati.  Credo che per ridare forza alle aziende, oltre ovviamente a predisporre adeguati sostegni a lavoratori e imprenditori che stanno pagando la crisi forse più di ogni altro settore, si debba puntare a contributi a fondo perduto ed all’eliminazione il più possibile della tassazione sui servizi relativamente al periodo di lockdown.

Su cosa dovrebbero puntare le Terme per il loro rilancio? 

Il fango delle Terme euganee, certificato con il marchio “Fango maturo DOC” per le virtù terapeutiche che possiede è sicuramente un punto di forza del comparto, che fa della stazione termale padovana una delle più importanti d’Europa. Ma non basta. La ricchezza del territorio va valorizzata anche dal punto di vista artistico, culturale e gastronomico per offrire al turista sia la componente del benessere che quella culturale ed enogastronomica. Su questo l’impegno mio personale, e quello della Regione, sarà l’attivarsi immediatamente per l’intero settore termale affinché si riesca a superare i prossimi mesi ed attivare una intensa e performante azione di rilancio di tutto il bacino con investimenti strutturali e di promozione del territorio.  Non meno importante, anzi fortemente attenzionata, è tutta la filiera del commercio e dei servizi collegati dei Comuni Termali per i quali serve un occhio particolare affinché questo tessuto possa continuare ad essere non solo attore di vita e presidio del territorio ma un fiore all’occhiello per l’economia locale.

Abano non è solo una città turistica, conta infatti oltre 20.000 abitanti e non tutti gravitano nel settore turistico. Il territorio vede al suo interno anche dei “buchi neri” dal punto di vista urbanistico come, ad esempio, l’ex Stazione che, da anni, attende di essere strappata al degrado.

Da anni il tema della stazione di Abano Terme, ubicata nella frazione di Giarre, torna periodicamente a far discutere. Quello che serve è un vero progetto di riqualificazione del luogo, servono proposte alle quali seguano fatti concreti. Nella mia esperienza decennale come Sindaco della vicina Selvazzano Dentro ma anche come Presidente della Provincia, ho sempre amministrato seguendo il principio: non servono gli annunci, non servono le chiacchiere ma servono i fatti che i cittadini possono toccare con mano. Nel caso specifico si tratta di uno spazio che va riqualificato facendone un punto di forza per il potenziamento della mobilità trasportistica. Va attivato quanto prima il potenziamento della connessione ferro – gomma, con la realizzazione delle necessarie infrastrutture, o meglio tra il trasporto ferroviario e le linee di autobus urbane ed extraurbane locali.  Tale sistema garantisce una risposta non solo per il turismo ma per tutta la cittadinanza in termini di velocità di spostamento, comodità di servizi e minori costi.

Come si potrebbe incidere per migliorare la vita quotidiana dei residenti?

Rimanendo nel tema di trasporti, in tutta la zona termale la situazione potrebbe migliorare anche grazie al nuovo bando che ho emanato come Presidente della Provincia che prevede il potenziamento dei mezzi, che dovranno anche essere dotati della tecnologia più avanzata. Per i residenti che quotidianamente si spostano in autobus entrerebbe in vigore il biglietto unico, uniformando il costo del biglietto ora molto più alto di quello cittadino per le tratte extraurbane. Un miglioramento che riguarda il comparto turistico, poi, l’ho già attuato in veste di Presidente della Provincia con l’istituzione della linea diretta dall’aeroporto di Venezia al bacino termale.  Per l’area termale inoltre vedo un futuro non solo nel piano regionale dei trasporti ma anche nella mobilità sostenibile e nel ciclo turismo che sta sempre più prendendo piede. Già l’area è dotata di piste ciclabili che da Abano Terme portano ai Colli o alla scoperta dei luoghi di eccellenza dei territori limitrofi, un comparto che sicuramente andrà potenziato grazie anche ad un coordinamento regionale tra le province, non solo al servizio del turista ma anche del residente.

Come immagina il futuro della città di Abano Terme?soranzo santino

Lo sviluppo in senso sostenibile di tutto il territorio deve essere una priorità.  Serve un piano veloce ed efficace di riqualificazione del centro cittadino, in particolare relativo a tutti gli edifici dismessi o chiusi. Il Kursaal ne è un esempio, con l’azione che ho voluto imprimere come Presidente della Provincia fino all’ultimo mio giorno di mandato riportando lo stesso patrimonio nelle mani e nella disponibilità della Provincia di Padova dopo l’annosa e complessa situazione creatasi dopo il fallimento della gestione. Il Kursaal, così come tutti gli edifici pubblici del centro aponense, devono a mio modo di vedere ricercare risorse per la loro riqualificazione ed essere messi a disposizione di attori per la promozione di eventi e mostre di particolare pregio e richiamo.

 

LA VISIONE DIETRO L’ANGOLO: ABANO SMART CITY?

La visione dietro l’angolo
di Cesare Pillon

ABANO SMART CITY?

“Il futuro si gioca su tecnologia ed innovazione”pillon

Se partiamo dalla considerazione che l’Italia si colloca al 25° posto in Europa per l’indice di digitalizzazione DESI (Digital Economy and Society Index) e che naviga quattro volte più lenta della Corea del Sud,  ci rendiamo immediatamente conto del ritardo competitivo che abbiamo nei confronti degli altri competitors europei e mondiali nel campo della comunicazione.

Da sempre i temi della comunicazione hanno garantito gli scambi  economici e sociali tra gli individui e nell’epoca di internet si sono modificati i modi di comunicare e anche il modo in cui le attività lavorative ed economiche in genere si sviluppano.

Specie durante il lockdown la maggioranza degli italiani hanno provato i disservizi di una connessione lenta, scadente e costosa e siamo molto lontani da paesi come la Finlandia che dal 2010 ha una rete gratuita per tutti i cittadini. Nell’ambito turistico si sono visti cambiamenti radicali del modo di scegliere le mete turistiche e del modo di prenotare e di viaggiare che si svolge quasi completamente con tecniche online. L’utente/navigatore non cerca soltanto informazioni sulle destinazioni turistiche di suo interesse, ma effettua rapide ricerche con l’obiettivo di mettere a confronto le diverse proposte prestando attenzione alla qualità dei prodotti e al rapporto con il prezzo, individua fra le soluzioni ricettive prese in esame quella che soddisfa maggiormente le sue esigenze ed aspettative, infine procede all’acquisto.

In questo campo sempre più e in modo progressivo il futuro passerà dalla fibra ottica che oggi in Italia ha una copertura poco superiore al 20%. Secondo la commissione Ue e la Banca mondiale, ad un aumento del 10%  di penetrazione della banda larga corrisponde un 1,5% del PIL. Per nostra fortuna La nostra provincia si colloca per diffusione della fibra  tra le prime 10 in Italia.

Abano Terme ha una copertura FTTC (Fiber To The Cabinet cioè fibra fino al cabinato e poi cavo in rame) al 98% e FTTH (Fiber To The Home cioè fibra fino a casa) al 55%, naturalmente la prima è meno performante della seconda. Un dato confortante ma non sufficiente per sviluppare a pieno le potenzialità della rete.

Ma il dato più preoccupante riguarda lo sviluppo che le potenzialità della rete hanno avuto nel Bacino Termale Euganee che, a parte qualche lodevole iniziativa privata, sono praticamente poco più che allo zero.

Salvador Anton Clavé, direttore del Dipartimento Turismo e Innovazione di Eurecat, nel corso del Forum Turistic di Barcellona ha affermato che “il cambiamento va al di là del miglioramento delle procedure o della semplice esperienza turistica: implica una vera e propria trasformazione dell’intero settore turistico.” Il Vice President e Chief Marketing Officer di Booking.com, Arjan Dijk, ha affermato che “nel prossimo decennio, vedremo come l’industria del turismo sarà capace di rispondere ai bisogni di una tipologia di viaggiatori più attenti alla sostenibilità, e con una maggiore conoscenza tecnologica. Per farlo, dovrà sviluppare prodotti, funzioni e servizi che facilitino a tutti la scoperta del mondo.”

Se si digita Abano Terme nei vari motori di ricerca i primi risultati sono di centri di prenotazione alberghiera stranieri (Booking, Trivago, Expedia) e gli altri risultati locali sono disuniti e scoordinati.

Le nuove soluzioni tecnologiche a disposizione del turismo sono tantissime e tantissimi esempi di applicazione sono presenti nel mondo.

La tecnologia mobile, il cellulare è senza dubbio il protagonista di questo nuovo modo di viaggiare, Secondo TripAdvisor, infatti, il 45% degli utenti usa il proprio smartphone per tutto ciò che riguarda le vacanze.

L’utilizzo delle tecniche di realtà virtuale (VR) od aumentata (AR). Oggi è possibile “teletrasportarsi” negli angoli più remoti del pianeta senza scendere dal divano.

L’Internet of Things (IoT) promette di apportare migliorie davvero significativi all’industria del turismo. Per esempio? Sensori integrati connessi a Internet all’interno di automobili, valigie, edifici e tanto altro. Alcune proprietà della Virgin Hotel offrono ai propri clienti un’app che consente loro di interagire con il termostato della stanza o di controllare la televisione.

Ci sono anche dispositivi integrati che consentono agli utenti di utilizzare i loro telefoni cellulari per seguire la loro valigia evitando che venga smarrita o rubata.

Si potrebbe continuare lungamente con questi esempi ma ancora una volta il tema centrale è politico. Emerge ancora l’incapacità del territorio di far squadra di ragionare tutti assieme, si preferiscono le iniziative singole con la logica “furbesca” dell’arrivo prima io, non comprendendo che la vera concorrenza non viene dai colleghi di casa ma dal mondo intero.

Occorre lavorare su questi temi ed elaborare un progetto di Smart City che sappia essere all’altezza delle sfide di domani.

IL POTERE BENEFICO DELL’ULIVO DI ABANO TERME

 

IL POTERE BENEFICO DELL’ULIVO DI ABANO TERMEolivo 148 web

 

 Gli ospiti delle terme si rigenerano, trovano equilibrio e pace nell’abbraccio dell’ulivo in isola pedonale.

 

Un’ospite delle terme, che vuole rimanere nell’anonimato, ci racconta la straordinaria esperienza nel rigenerante abbraccio dell’ulivo delle terme d’Abano in isola pedonale, descrivendo brevemente le sensazioni di equilibrio e pace che ha provato. Un’esperienza che commuove e mette allegria.

“Abbracciare l’ulivo è come abbracciare un amico”, non solo piante ma amici: “pensavo a quanti anni aveva, se soffriva o se era felice, se era giovane o vecchio”.

Un transfer emozionale vivo, reale e tangibile: “prima mi sono sentita un’estranea, poi un’oliva …”

“Abbracciare l’ulivo per sentirsi meglio, ritrovare il benessere: abbracciamo l’ulivo in modo naturale per avvicinarci al suo tronco, entrare nel tronco, sederci al suo fianco, appoggiando la schiena proprio sul tronco e posizionando la mano destra nella zona del plesso solare, mentre la mano sinistra andrà dietro la schiena, a contatto tra il nostro corpo e l’albero, in corrispondenza della zona dei reni.”

 

Due ragazzi testimoniano la loro esperienza:

“mi sono sentita rilassata, in armonia con il creato, con la natura, a mio agio, tranquilla, serena, in pace; rilassato perché ho strisciato delicatamente la mia mano sul tronco dell’albero; mi sono sentito emozionato quanto ho toccato l’ulivo… bello toccare l’ulivo; il cuore mi batteva forte per l’emozione e mi ricorderò sempre questo giorno; ho sentito salire un brivido dietro la schiena per quanto era vecchio, ho pensato quanti anni avrà questo ulivo…;

e ancora. … mi sono sentito rilassata, senza nessun pensiero cattivo, positiva, era bellissimo, … sentivo come se l’ulivo fosse un mio amico mentre lo toccavo ed era come se toccavo una persona … come se l’albero fosse vivo e ho provato la sensazione di avere un nuovo amico; … quando ho toccato il tronco, ho provato amore, amicizia, perché gli alberi sono amici e li ringrazio; … emozionata: ho avuto l’impressione di abbracciare mio nonno.

Molti significati e simboli sono stati attribuiti all’olivo nel corso dei secoli.

L’olivo è presente nella simbologia e nei miti fin dalla preistoria, oltre a essere oggi emblema di pace, forza, fede, trionfo, vittoria, onore.

Omero nei suoi poemi citò l’olivo: lo assurse a simbolo di pace e di vita. Era d’olivo il gigantesco tronco per mezzo del quale Polifemo venne accecato da Ulisse e dai suoi compagni. Il re di Itaca costruì per sè e per Penelope il letto nuziale, scavandolo nel tronco stesso di una possente pianta d’olivo, simbolo di un’unione salda e duratura.

A conferma della millenaria storia dell’ulivo ricordiamo come la tradizione ponga di fronte all’antica Gerusalemme il “Monte degli Ulivi”.

Nell’antica Grecia era considerato una pianta sacra al punto che chiunque fosse sorpreso a danneggiarlo veniva punito con l’esilio. Alle stesse Olimpiadi ai vincitori venivano offerti una corona di ulivo ed un’ampolla d’olio. Ad Atene esisteva un ulivo ritenuto, il primo ulivo del mondo, nato dalla lancia della stessa Atena e per questo considerato sacro e protetto da guardie.

Gli antichi Romani, invece, intrecciavano ramoscelli di ulivo per farne corone con le quali premiare i cittadini più valorosi, oltre al fatto che, secondo tradizione, i gemelli divini Romolo e Remo nacquero sotto un albero d’olivo.

Nella religione cristiana la pianta d’olivo ricopre molte simbologie. Dal ritorno della colomba liberata da Noè all’arca con un ramoscello d’ulivo nel becco, l’olivo assunse un duplice significato: diventò il simbolo della rigenerazione, perché, dopo la distruzione operata dal diluvio, la terra tornava a fiorire; diventò anche simbolo di pace perché attestava la fine del castigo e la riconciliazione di Dio con gli uomini.

 

 

La rubrica dell’avvocato

La rubrica dell’avvocatoa cura dell’ Avv. Claudio Calvello
(Patrocinante in Cassazione – DPO e membro di Federprivacy)

DIPENDENTE IN MALATTIA?  Ok all’investigatore privato.calvello 147

Stiano molto attenti quei lavoratori dipendenti che approfittano dei giorni di malattia rilasciati dal Pronto Soccorso per non recarsi al proprio posto di lavoro. Con l’ordinanza n. 11697/2020 la Cassazione, nel respingere il ricorso di un dipendente licenziato, ribadisce il diritto del datore di lavoro di far seguire il dipendente da un investigatore privato per verificare se la malattia esiste davvero o se, in ogni caso, le sue condizioni non sono effettivamente compatibili con l’ambiente di lavoro. Il dipendente infatti aveva lamentato un trauma contusivo a causa di una caduta dallo scooter procuratosi mentre si allontanava da un cantiere, certificata dal pronto soccorso, che prescriveva assoluto riposo per qualche giorno, con tanto di trasmissione degli atti all’Inail. Peccato, tuttavia, che l’investigatore incaricato lo avesse poi sorpreso pedalare ore e ore e a camminare con il figlio sulle spalle nel centro cittadino. Secondo la Cassazione a giustificare il controllo del datore è sufficiente il sospetto che “il mancato svolgimento dell’attività lavorativa sia riconducibile alla perpetrazione di un illecito” o che vi sia il solo sospetto o la mera ipotesi che un illecito sia in corso di esecuzione. Al datore è, infatti, riconosciuto il diritto di procedere “al di fuori delle verifiche di tipo sanitario, ad accertamenti di circostanze di fatto atte a dimostrare l’insussistenza della malattia o la non idoneità di quest’ultima a determinare uno stato d’incapacità lavorativa e, quindi, a giustificarne l’assenza.”

CONVIVENZA DI FATTO E FINE DELL’AMOREscattano le restituzioni!

Spesso durante la convivenza quando “le cose vanno bene” capita sovente che un partner faccia importanti elargizioni di denaro all’altro o esegua in suo favore trasferimenti immobiliari, il tutto in cambio “dell’amore vero”. Ebbene con la sentenza n. 11303/2020 la Cassazione coglie l’occasione per ribadire il principio secondo cui il convivente che, durante la relazione di fatto, accetta somme sproporzionate e non adeguate alle condizioni della famiglia di fatto, integra con la sua condotta la fattispecie dell’ingiustificato arricchimento. Già la Corte d’Appello aveva appurato che gli importi elargiti dalla ex convivente al ricorrente superavano i 50.000 euro, per cui nel ritenere integrata la fattispecie dell’ingiustificato arricchimento essa non ha fatto che seguire il consolidato orientamento giurisprudenziale secondo cui: “L’azione generale di arricchimento ha come presupposto la locupletazione di un soggetto a danno dell’altro che sia avvenuta senza giusta causa (…). È, pertanto, possibile configurare l’ingiustizia dell’arricchimento da parte di un convivente more uxorio nei confronti dell’altro in presenza di prestazioni a vantaggio del primo esulanti dal mero adempimento delle obbligazioni nascenti dal rapporto di convivenza – il cui contenuto va parametrato sulle condizioni sociali e patrimoniali dei componenti della famiglia di fatto – e travalicanti i limiti di proporzionalità e di adeguatezza.”

SUPER BONUS 110: ISTRUZIONI PER L’USO

Il notaio risponde
A cura di Aldo Francisci

SUPER BONUS 110: ISTRUZIONI PER L’USO

Notaio che cos’è e come funziona il “Super bonus”?DI LAURO

Il “Decreto rilancio”, in vigore dallo scorso 19 maggio 2020, prevede un “Super bonus” per specifici interventi relativi all’efficientamento energetico, alla riduzione del rischio sismico nonchè per l’installazione di impianti fotovoltaici e di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici (colonnine di ricarica), a fronte dei quali il Legislatore ha previsto una detrazione fiscale, nella misura del 110%, delle spese relative sostenute nel periodo dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021.

Se per una ristrutturazione il contribuente spende Euro 25.000,00, il medesimo potrà detrarre dalle imposte Euro 27.500,00 e precisamente Euro 5.500,00 ogni anno.

Nello specifico, si traduce in un recupero Irpef sul 730 o in dichiarazione dei redditi (ripartito in 5 rate annuali) oppure in uno sconto sulla fattura dell’azienda che esegue i lavori attraverso la cessione del credito d’imposta o in una cessione del credito a terzi (banche), dopo la trasformazione della detrazione in credito fiscale.

La grande novità prevista dal “Decreto rilancio” è, infatti, quella che il contribuente, in luogo della predetta detrazione, possa optare o per un contributo di pari ammontare sotto forma di sconto anticipato dal fornitore (pari al massimo del corrispettivo dovuto al fornitore) o per la trasformazione della detrazione in credito d’imposta con facoltà di successiva cessione del credito a terzi.

Possono beneficiare del “Super bonus” solo determinati soggetti, tra cui i condomìni (sia per le parti comuni che per le singole unità abitative) e le persone fisiche, con espressa esclusione degli edifici unifamiliari non adibiti ad abitazione principale (c.d. seconde case).

Il “Super bonus” può essere richiesto solo per particolari interventi, tra cui:

a) interventi di isolamento termico che interessano l’involucro dell’edificio (il c.d. cappotto termico);

b) interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti (vedi sostituzione caldaia) con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria;

c) interventi sugli edifici unifamiliari (adibiti ad abitazione principale) per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria. Comunque, tutti gli interventi di efficientamento energetico per avere diritto all’”Eco bonus” del 110% devono assicurare, nel loro complesso, il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio, ovvero, qualora ciò non sia possibile, il conseguimento della classe energetica più alta.

Per l’installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica su edifici, la detrazione è ammessa sempre che l’installazione degli impianti sia eseguita congiuntamente ad uno degli interventi di efficientamento energetico sopra descritti o agli interventi di riduzione del rischio sismico. La predetta detrazione del 110% per l’installazione di un impianto fotovoltaico è subordinata alla cessione in favore del GSE dell’energia non auto-consumata in sito.

La grande novità del c.d. “Decreto rilancio” è quella di poter trasformare la detrazione in credito fiscale e di cedere il credito fiscale non solo all’impresa che ha eseguito i lavori, con lo sconto in fattura, ma anche a soggetti terzi, come le banche e gli intermediari finanziari, che lo incasseranno poi dal fisco.

Questa operazione consente al contribuente di realizzare i lavori “a costo zero”, anche se la cessione alle banche potrà comportare il pagamento di commissioni e interessi visto che l’istituto anticipa la somma che viene poi recuperata in 5 anni. Da ultimo si pone il problema della posizione dei cessionari del credito fiscale (banche e intermediari finanziari), per il caso in cui il contribuente opti per lo sconto in fattura o la cessione del credito a terzi.

Ci si chiede, infatti, se trattasi di facoltà per il contribuente e di obbligo per le banche nel senso che queste sarebbero costrette ad accettare il credito delle imprese, per “liquidare” lo sconto in fatture al cliente finale, o di una facoltà delle banche, che potrebbero non accettare il credito o rendere la cessione dello stesso particolarmente “onerosa” con conseguente ulteriore aggravamento ed esposizione della posizione dell’impresa che ha effettuato i lavori.

Salvatore Di Lauro Notaio in Abano Terme

CUCINA PADOVANA Costisiole in tecia

Costisiole in tecia

 

Ingredienti • 1 kg di costine di maiale • 2 kg di verze • 300 g di cipolla • 1 dl di olio • vino bianco o aceto • brodo • sale • pepecucina 147

Si tagliano a pezzetti delle costicine di maiale e si fanno rosolare in un soffritto di abbondante cipolla e olio • Quando la cipolla è appena bionda si spegne con vino bianco o aceto e si aggiunge il sale e il pepe, della verza tagliata a listarelle sottili • Si cuoce a fuoco moderato e incoperchiato, e ogni tanto si aggiunge un po’ di brodo, se per caso la pietanza si asciuga.

ALLINEARE I VOSTRI DENTI IN MANIERA TOTALMENTE INVISIBILE: INVISALIGN

La Rubrica del Dentista
cura di Alice e Francesca Marcato
alice.marcato@alice.it

ALLINEARE I VOSTRI DENTI IN MANIERA TOTALMENTE INVISIBILE: INVISALIGNMarcato 147

Di cosa si tratta?

Si tratta di un trattamento personalizzato creato per allineare in maniera graduale i denti attraverso delle mascherine trasparenti rimovibili realizzate con un materiale termoplastico resistente ad uso medico, che riallineano i denti nella posizione desiderata.… e quindi senza apparecchio fisso!

Che vantaggi ha?

Si tratta di un trattamento ortodontico a tutti gli effetti capace di garantire un maggior comfort al paziente grazie al fatto che ad allineare i denti non sono i fili metallici esterni o interni ma delle mascherine trasparenti da portare 20H su 22H al giorno (esclusi i pasti).

Come funziona?

Dopo aver preso delle impronte intra-orali, viene innanzitutto fornito un ClinCheck digitale capace di mostrare al dentista e al paziente il programma di allineamento dentale dall’inizio alla fine. Le mascherine vengono cambiate ogni 2 settimane e ogni mascherina è capace di spostare gradualmente i denti con movimenti graduali e controllati. La durata media del trattamento dipende dalla complessità del caso, solitamente varia dai 6 ai 15 mesi.

Adulti e bambini?

Si! Si può utilizzare in dentatura permanente, quindi dall’età adolescenziale.

La componente fondamentale che a volte può limitare l’uso solo ad un’età adulta è la collaborazione “a casa”: se le mascherine non vengono portate durante tutto il trattamento per un minimo di ore giornaliere obbligatorie, il trattamento non avrà l’esito tanto desiderato.

Igiene orale, abitudini quotidiane, fonazione… cambiano?

Il trattamento Invisalign non vincola nessuna tua abitudine, semplicemente qualora tu volessi mangiare, stuzzicare o bere qualcosa che non sia acqua, le mascherine dovranno essere rimosse, sciacquate, spazzolate e pulite per poi essere rimesse concluso il pasto, rigorosamente lavando i denti prima. Ecco che la tua igiene orale inavvertitamente migliorerà moltissimo perché avrai più cura ogni volta che la mascherina verrà rimossa.

La fonazione non viene alterata nel complesso.

UN CASO DI LOMBO SCIATALGIA

L’angolo del Terapista
A cura del Dr. Giuseppe Manzo,
iscritto all’Ordine  TSRM dei Tecnici sanitari
di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche,
della riabilitazione e della prevenzione delle province di Ve e Pd,
al n.87 dell’Elenco Speciale a esaurimento di Massofisioterapia 
manzo 147

UN CASO DI LOMBO SCIATALGIA

Paziente inviato dal suo medico di famiglia e sofferente da settimane per una sciatalgia curata con un ciclo di punture di voltaren e muscoril ma con scarsi risultati.

In prima seduta, dopo aver preso visione dei referti e della diagnosi medica (note diffuse di spondilo artrosi e riduzione degli spazi vertebrali con disidratazione e fissurazione tra L5 ed S1) dopo una prima valutazione generale incomincio a trattare manualmente il muscolo piriforme dallo stesso lato del dolore che, come riferito dal paziente, è concentrato sul gluteo e si irradia posteriormente lungo la gamba.

Successivamente, sempre manualmente, eseguo delle caute mobilizzazioni del sacro richiedendo poi al paziente l’estensione graduale del tratto lombare rettificato (tecniche Mackenzie), applico infine metodiche connettivali e miofasciali su tutto il tratto lombo sacrale senza trascurare quello cervico dorsale .

Nella seconda parte della seduta lavoro con lo Scenar sul meridiano della vescica che attraversa tutta l’area interessata dal dolore ed applico protocolli locali come il 3V6P e Palm Zone infine un linfatico addome / dorso ed un protocollo mentale ( La premessa della terapia è che ogni volta che il tessuto viene lesionato, la capacità del cervello di avviare una risposta di guarigione è impedita. Gli impulsi SCENAR sulla pelle modificano lo stato topico e forniscono un circuito di feedback che provoca reazioni nel cervello volte a ripristinare le funzioni perse. Mentre regola i sistemi corporei sbilanciati, Lo SCENAR normalizza le condizioni patologiche)

La seduta termina con mirati esercizi posturali e di rinforzo addominale oltre che stretching degli psoas.

Il paziente viene trattato due volte la settimana e dopo circa 8 sedute

l’irradiazione lungo la coscia è scomparsa come pure il dolore al gluteo .

Il paziente è stato invitato a seguire quotidianamente una serie di esercizi per stabilizzare i benefici ottenuti e tornerà saltuariamente in studio per una seduta di “mantenimento “.