IL CAF ACLI A CASA TUA CON myCAF

Le ACLI informano
a cura del Caf Acli di Padova
www.aclipadova.it – 049601290

L’IMPORTANZA DELL’ISEE CORRENTEACLI 147

Cos’è L’Isee corrente?

L’Isee corrente si richiede quando è necessario dichiarare se ci sono state modifiche alla situazione economica della famiglia che si riferiscono al periodo di tempo più vicino al momento in cui si chiede la pratica. A differenza dell’ordinario la sua durata non è di un anno, ma la sua validità è di sei mesi.

L’Isee corrente non guarda ai redditi di due anni prima, come l’Isee ordinario, ma alla situazione reddituale dell’ultimo anno (o degli ultimi due mesi nel caso si sia lavoratori dipendenti).

Quando può essere richiesto l’Isee Corrente?

Può essere chiesto se:

- si è un lavoratore assunto a tempo indeterminato o a termine che ha perso il posto (o c’è stata una riduzione o sospensione del lavoro);

- si è un autonomo che ha cessato l’attività; se c’è stata una variazione del reddito complessivo del nucleo familiare superiore al 25% (rispetto al calcolo nell’Isee ordinario);

- sono venuti meno trattamenti assistenziali o previdenziali o indennità dei quali godeva anche un solo componente del nucleo familiare.

Come si calcola l’Isee corrente?

Per calcolare l’Isee corrente si considerano i redditi degli ultimi 12 mesi. Oppure, per chi ha perso il lavoro da dipendente a tempo indeterminato o per chi ha perso un trattamento assistenziale, il reddito può essere ottenuto moltiplicando per sei i redditi dei due mesi precedenti la presentazione della domanda di Isee, chiamata DSU. Prima di chiedere il calcolo dell’isee corrente deve essere già stata presentata la DSU e bisogna aver ricevuto l’attestazione con le informazioni relative all’indicatore della situazione reddituale, per permettere la sostituzione dei redditi e dei trattamenti analoghi a quelli utilizzati per il calcolo dell’ISEE ordinario. L’Isee corrente ha validità sei mesi dal momento della presentazione della presente DSU, a meno di variazioni nella situazione occupazionale o nella fruizione dei trattamenti, nel qual caso l’Isee corrente deve essere aggiornato entro un due mesi dalla variazione.

A cosa serve l’Isee corrente?

L’aggiornamento dell’Isee può dare accesso a prestazioni sociali e aiuti ai quali precedentemente la famiglia non avrebbe avuto diritto, ma che ora, in seguito alle difficoltà economiche causate dall’epidemia Covid-19, potrebbero diventare invece accessibili (Reddito di Cittadinanza, Reddito di Emergenza, Bonus acqua-luce-gas e le agevolazioni universitarie). In alternativa potrebbe portare ad un aumento degli aiuti economici già percepiti. Nel caso di beneficiari di Rdc non  si dovrà fare alcuna nuova domanda, ma basterà presentare l’Isee corrente, in modo che l’Inps calcolerà direttamente il nuovo importo del beneficio in base all’indicatore aggiornato.

Dove ci si può recare per fare l’Isee corrente?

L’Isee corrente può essere elaborato tramite il Caf Acli. È necessario contattare il CUP chiamando lo 049601290 o scrivendo ad accoglienza@aclipadova.it una mail con il proprio nome e numero di telefono per essere ricontattati quanto prima.

La sede Caf Acli di Montegrotto è aperta su appuntamento tutte le mattine dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 13:00, al pomeriggio dalle 14:00 alle 18:00 il mercoledì e dalle 13:30 alle 19:30 il giovedì e venerdì, inoltre è aperta anche il sabato mattina dalle 8:00 alle 14:00.

LA VISIONE DIETRO L’ANGOLO: Abano quale futuro

La visione dietro l’angolo
di Cesare Pillon

ABANO: QUALE FUTURO

“Kursaal, Orologio, Centrale, Centro Congressi una lista che rischia di allungarsi sempre di più”pillon

La visione dietro l’angolo” indica che il futuro è vicino, dietro l’angolo abbiamo che se si vogliono affrontare adeguatamente i problemi, oltre ad affrontare le questioni contingenti occorre avere chiara, per non presentarsi impreparati, la visione del futuro e le sfide che ci troveremo ad affrontare.

Le nuove tecnologie, l’intelligenza artificiale, il mondo globalizzato, le nuove immigrazioni disegneranno, nel prossimo futuro, scenari completamente nuovi e diversi con una velocità di evoluzione e cambiamento vertiginosa.

Le categorie di pensiero del passato non saranno più in grado di dare risposte adeguate a queste problematiche, non basterà la resilienza (capacità di un sistema di adattarsi al cambiamento) a salvaguardare la nostra capacità di produrre reddito e benessere. Occorreranno idee nuove e condivise ed una capacità d’azione unitaria e compatta.

Ma proprio qui sta il problema!

Dopo quanto visto durante la pandemia da Covid 19 e cioè l’incapacità del nostro sistema economico produttivo di rispondere efficacemente ai temi della sicurezza nei posti di lavoro e delle strutture sanitarie indifese nel contenere gli assalti dei numeri crescenti dei contagiati e degli infettati, ci si attendeva una risposta compatta e unitaria del Paese, ma invece assistiamo ogni giorno a dispute infinite, divisioni continue, dentro e fuori i vari schieramenti politici, in una polemica ed in una diatriba che non ha mai fine e che, solo apparentemente, dichiara la volontà di affrontare i problemi veri della popolazione.

Anche Abano, da questo punto di vista, non ha saputo distinguersi dalla tendenza generale di lasciarsi andare a polemiche e diatribe infinite. Tutti contro tutti, con ognuno la propria soluzione da proporre. Un lamento generale in cui sembra che tutto debba essere risolto dagli altri, dal pubblico, dal Governo, dalla Regione, dal Comune, non rendendosi conto che è dopo i disastri che occorre rimboccarsi le maniche e mettersi al lavoro, tutti svolgendo il proprio ruolo.

E’ nell’unità di intenti che si potrebbe trovare la forza e le risorse per risollevarsi dalla situazione in cui ci ha spinto questa pandemia. L’alternativa è che ognuno persegua la propria visione e che si disperdano risorse ed energie.

E’ una vecchia questione mai risolta, ma qui sta il vero cambiamento di cui abbiamo bisogno per risollevarsi e proporre uno sviluppo nuovo e duraturo per le Terme Euganee. La pandemia ha solo accelerato una situazione di crisi che già si stava vivendo nel recente passato e dai cui si può uscire solo con un profonda riflessione che individui un nuovo paradigma per rilanciare il ruolo sanitario e turistico della cura termale. Se qualcuno si illude che, con un po’ di tempo, tutto tornerà come prima si sbaglia di grosso perché tornare come prima vorrà dire assistere a nuove chiusure di stabilimenti alberghieri e di altre attività collegate in una realtà in cui già oggi assistiamo a situazioni intollerabili di alberghi e attività commerciali dismesse o in via di dismissione.

Kursaal, Orologio, Centrale, Centro Congressi sono solo alcuni dei temi di una lista che rischia di allungarsi sempre di più.

Se qualcuno pensa di poter avere un vantaggio politico da una situazione di divisione, pensa ad un vantaggio solo personale ed effimero, allora i problemi della Città non avranno soluzione.

La vera sfida politica è quella dell’unità e dei nuovi progetti, e chi non si muoverà in questa direzione si assumerà la responsabilità del disastro futuro di Abano Terme.

 

SCENAR TERAPIA OLTRE A CURARE DOLORI DI SCHIENA, COLLO E SPALLA … AIUTA AD ALZARE LE DIFESE IMMUNITARIE E MIGLIORARE LA VENTILAZIONE POLMONARE

L’angolo del Terapista
A cura del Dr. Giuseppe Manzo,
iscritto all’Ordine  TSRM dei Tecnici sanitari
di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche,
della riabilitazione e della prevenzione delle province di Ve e Pd,
al n.87 dell’Elenco Speciale a esaurimento di Massofisioterapia manzo

IL CAF ACLI A CASA TUA CON myCAF

Le ACLI informano
a cura del Caf Acli di Padova
www.aclipadova.it – 049601290

IL CAF ACLI A CASA TUA CON myCAFacli

Anche quest’anno e nonostante la pandemia si è aperta la campagna fiscale che ha, per il momento, spostato la scadenza della consegna al 30 settembre 2020 per venire incontro alle esigenze dei contribuenti a seguito dei rallentamenti dovuti ai mesi di lockdown che hanno interessato il nostro Paese. Viste le limitazioni a cui il coronavirus ci sottopone, per non far mancare il supporto dei nostri esperti fiscali, è stato attivato un nuovo servizio nell’area riservata del portale myCAF, raggiungibile dal sito www.cafacli.it, che consente all’utente di interagire con CAF ACLI “a distanza”, in qualsiasi momento e da qualunque dispositivo (smartphone, tablet e PC) connesso ad Internet.

Il nuovo servizio si chiama “Il mio Caf Online” e permette di caricare da remoto, in modo molto intuitivo, uno o più documenti in diversi formati per ricevere assistenza ai fini della compilazione del Modello 730/2020.

Se non si è già registrati a myCAF basta seguire le semplici istruzioni sul sito https://areapersonale.mycaf.it/myCAF20 per poi procedere con il caricamento dei documenti fiscali all’interno della cartella corrispondente al servizio dedicato al Modello 730/2020.

Infine, i nostri esperti fiscali del tuo ufficio CAF ACLI compileranno la dichiarazione e ti informeranno quando sarà ultimata.

Inoltre myCAF è l’area riservata dove tutte le persone che navigano il sito www.cafacli.it, anche se non sono mai stati inostri clienti, possono approfittare di una serie di vantaggi pratici. Vediamo quali:

• La funzione Prenota un appuntamento dà l’opportunità di fissare direttamente online, senza spostarsi da casa, un incontro coi nostri operatori, nella sede e agli orari più comodi;

• con l’opzione Archivio è possibile conservare digitalmente tutti i documenti relativi alla propria posizione fiscale;

• grazie all’Agenda è possibile annotare e tenere d’occhio tutti gli impegni (non solo fiscali!) della settimana;

• ci sono poi le nostre Comunicazioni, che ricordano al contribuente le principali scadenze fiscali e i promemoria relativi alla sua situazione personale;

• è presente una selezione di modelli già pronti da compilare, per effettuare le Autocertificazioni più comuni;

• Sarà inoltre possibile usare il portale myCAF per richiedere l’ISEE.

L’iscrizione all’area riservata myCAF è aperta a tutti, anche a chi non è mai stato nostro cliente. Inoltre è del tutto gratuita e non comporta costi aggiuntivi sugli eventuali servizi che saranno richiesti presso le nostre sedi.

In questo periodo le nostre sedi sul territorio saranno comunque aperte, ma solo su prenotazione. Per ogni esigenza potete chiamare il numero 049601260

CORONAVIRUS E AFFITTI COMMERCIALI: CHE FARE?

La rubrica dell’avvocatoa cura dell’ Avv. Claudio Calvello
(Patrocinante in Cassazione – DPO e membro di Federprivacy)

CORONAVIRUS E AFFITTI COMMERCIALI: CHE FARE?calvello

Le domande che in questo periodo emergenziale sia i proprietari che gli affittuari ci pongono quotidianamente sono sostanzialmente sempre le stesse: può il conduttore di un immobile ad uso non abitativo legittimamente rifiutarsi di pagare il canone per il periodo in cui l’esercizio è chiuso per effetto di disposizioni di legge o di atti aventi forza di legge? Può l’affittuario “costringere” il proprietario a ridurre il canone? Può il periodo di emergenza legittimare lo scioglimento anticipato del contratto? Se si, in che modo? Invero, dal nostro Osservatorio, possiamo dar conto di questo fenomeno che si sta consumando sotto i nostri occhi: da una parte, le legittime rivendicazioni dei proprietari dei negozi di vedersi riconosciuto il pagamento del canone di affitto non potendo ritenersi costoro responsabili della crisi economica; dall’altra parte, i negozianti i quali eccepiscono, altrettanto legittimamente, l’impossibilità di far fronte al pagamento dei canoni vista la situazione emergenziale che stiamo tutti vivendo a causa del Covid-19 e che ha determinato, per Ordine dell’Autorità, la chiusura degli esercizi commerciali ritenuti non indispensabili tra cui, per esempio, moltissimi negozi della nostra zona termale. Tra l’altro, non è neppure pensabile che sia sufficiente la semplice riapertura dei negozi a risolvere d’incanto tutti i problemi di liquidità perché ci vorranno molti mesi prima che l’economia si riprenda. Abbiamo al contempo visto che gli aiuti statali ad oggi hanno le armi spuntate o comunque possono arrivare fino ad un certo punto dopo il quale vale il famoso detto popolare secondo cui: “Aiutati che Dio ti aiuta!” E allora che fare? Le questioni giuridiche da affrontare sono inedite non potendo sovvenire in aiuto alcun precedente giurisprudenziale. Dovrà quindi farsi riferimento alla disciplina generale sulle obbligazioni del codice civile coordinata con quella speciale delle locazioni commerciali. In ogni caso, le associazioni di categoria (dei proprietari di immobili da una parte e degli affittuari dall’altra) stanno predisponendo degli accordi quadro all’interno dei quali le parti possono (e potranno) trovare dei validi punti di riferimento. Ciò che però bisogna cercare assolutamente di evitare è lo scontro nelle aule dei Tribunali. Mettiamoci quindi tutti attorno ad un tavolo e troviamo il punto d’incontro facendoci guidare dal buon senso prima che dal diritto poichè la soluzione tra persone intelligenti e di buona volontà la si trova di sicuro!

IL DENTISTA AI TEMPI DEL COVID-19

La Rubrica del Dentista
cura di Alice e Francesca Marcato
alice.marcato@alice.it

IL DENTISTA AI TEMPI DEL  COVID-19

Andare dal dentista è un luogo sicuro? 3 buoni motivi ci dicono di SI.marcato

Andiamo a vedere perché:

1. Il dentista è abituato a combattere professionalmente e quotidianamente tutte quelle patologie trasmissibili per via ematica, salivare tra le più pericolose e preoccupanti: l’epatite B, l’epatite C e l’HIV.

Il covid19 è una malattia trasmissibile per via aerea e per questo motivo l’odontoiatra si è messo in campo, da quando è nata questa infezione, per affrontarla incrementando soprattutto le misure di protezione personale (uso di DPI specifici), per non diventare egli stesso, veicolo di contagio e nuove misure di controllo della gestione fisica dei pazienti per evitare qualsiasi tipo di contatto tra gli stessi.

Anche dal dentista perciò: si ridurrà la capacità di persone nelle sale d’attesa ai soli pazienti, ci si muoverà con mascherina e guanti, si misurerà obbligatoriamente la temperatura corporea.

2. Il dentista è già abituato a gestire pazienti con patologie sistemiche importanti, tra cui quelle cardiache, respiratorie, patologie riguardanti la coagulazione del sangue, il diabete, i pazienti immunodepressi con patologie autoimmuni e trapiantati.

Non si deve pensare che in quanto paziente particolarmente a rischio si debba essere considerati “diversi”, “isolati”, “speciali” e non liberi di potersi muovere da casa. È giusto riiniziare a farlo, ma sempre rispettando le giuste misure di protezione personale.

3. I protocolli di disinfezione, sterilizzazione e pulizia, applicati in tutti questi anni nella nostra clinica era già stati studiati scientificamente e messi in commercio per poter realizzare la giusta igienizzazione contro virus, batteri e spore di qualsiasi genere. 

In ogni ambiente, locale, poltrona, superficie e strumento che entra in contatto o meno con il paziente, avverrà una decontaminazione meccanica e manuale da parte del personale sanitario ancora più specifica contro questo nuovo virus.

Ricordiamoci che una semplice disinfezione con acqua ossigenata al 0,5% per 1 minuto  rende inattivo il virus .

Fidatevi di noi, esattamente come avete fatto in tutti questi anni, siamo sanitari medici da sempre abituati a proteggerCi e proteggerVi con tutti i mezzi e gli strumenti specifici per far fronte ad ogni tipo di contaminazione e pericolo per la salute.