in corso di stampa
di Lara Rigotti
“TERMEUGANEE. Omaggio al più importante sito archeologico d’Europa”
Come mai ha scelto quest’argomento per produrre un testo che parli delle acque termali del nostro territorio Euganeo?
Io credo nei desideri, nelle passioni improvvise e quando mi capita di sentirle io le assecondo con facilità e grande entusiasmo mettendo in atto ciò che in un aforisma Oscar Wilde ha affermato: “L’unico modo per uccidere le passioni è cederli! Io soffro se non faccio questo e non sto bene se non cerco di conoscere ciò che voglio conoscere!“
Quindi è stata mossa curiosità scoprire che cosa?
La curiosità di sapere è nata con me, ero così fon da piccolissima, è una molla interiore per chiedere, cercare, vedere, toccare per mettermi in contatto con ciò che non so e che mi attrae! È sempre stato così, ed è tutt’ora così che faccio in modo spontaneo e diretto.
E quindi cosa può dire della scelta fatta?
Voler conoscere porta sempre lontano, sollecita la mente, finalizza i pensieri, mette in atto le azioni e quando il pensiero e azione coincidono tutto il resto, anche se impegnativo non conta e diventa un piacere! Non conta altro!
Scrivere un testo sulle Terme Euganee nel suo caso è solo una scoperta personale?
Le scoperte che si fanno durante il viaggio per raggiungere l’obiettivo è più una sfida con se stessi, una scoperta del proprio sè che può riservare sempre delle sorprese… è una scoperta archeologica come quella che è stata fatta nel suolo termale, alla luce viene sempre qualcosa di inaspettato!
E il suo viaggio nelle Terme come è andato?
Delle Terme si è scritto abbastanza, ma non è sempre tutto; il mio viaggio cerca di fornire qualcosa di non ancora detto, inserendolo nel già detto con qualche novità storica, poetica, letteraria, qualche collegamento con personaggi presi di sfuggita ma certi, cercando di mettere qualche puntino sulle “i”. Puntini magari mai preso in considerazione. Spero di esserci riuscita. L’importante è scrivere cose e fatti resi semplici e comprensibili perché l’importante è far capire con facilità ciò che viene scritto è far grazie alla chiarezza dell’esposizione e non proporre testi solo per addetti ai lavori. Spero di esserci riuscita!
Può fornire un’idea dei contenuti trattati nel suo libro TERMEUGANEE. Omaggio al più importante sito archeologico termale d’Europa, in corso di stampa per i tipi dell’Editore Aldo Francisci?
I contenuti possono essere dedotti dal titolo dell’opera e dai quattordici capitoli che la compongono e che posso subito fornire, ma voglio spingermi a sottolineare due particolarità, una sentita e da me voluta che è quella di aver usato per definire la zona termale, per la prima volta, un unico termine e cioè “TERMEUGANEE” per dare un senso di vera unicità e unità di tutti i numerosi luoghi termali, perché il territorio è un “unicum” un – tutt’uno- che non può essere scisso, è un solo grande luogo dove “l’acqua termale” si esprime in città e paesi collocati sia sui Colli Euganei che ai loro piedi. Altra novità unita alla prima è che tutti i numerosi testi che finora hanno trattato le Terme sono tutti personaggi maschili, basti leggere la bibliografia consultata, pertanto sono meravigliata e contenta di trovarmi come la sola donna che ha dato alle stampe sulle TERMEUGANEE.
Qui di seguito riportiamo i capitoli del libro TERMEUGANEE, Omaggio al più importante sito archeologico termale d’Europa, in corso di stampa per i tipi dell’Editore Aldo Francisci 2022 Abano Terme:
Dedica: Le Termeugnee… un paradiso
Origini delle Termeuganee.
Omaggio alle Termeuganee luoghi di storia e di salute.
Le Termeuganee: Paleoveneti e Romani
Il trionfo delle Termeuganee.
Intorno alle Terme: “ornamento rinomato in tutto il mondo”.
Il declino di Roma: le invasioni e l’arrivo dei Longobardi e dei Franchi.
Carlomagno l’Imperatore che adorava le Terme.
La Riviera Euganea: un nuovo accesso ai luoghi termali.
Tra realtà e leggenda – Tra leggenda e realtà.
Le Termeuganee dal 1° Millennio al XVI Secolo.
La vera ripresa delle Termeuganee dal XVII al XIX secolo.
Le Terme, il castello del Catajo e gli Austria-Este.
Studi, testi, guide e scavi dal 1767 al XX secolo.
Le Temeuganee e il centro termale più famoso d’Europa
Luisella Fogo, nata a Este (Padova), appassionata amante della lettura (inizia a leggere da sola a tre anni d’età) e di ogni espressione artistica e culturale, dopo un’intensa attività come cantante lirica, pittrice, insegnante, critica d’arte, capo-redattrice e articolista per testate regionali e nazionali, e organizzatrice di mostre d’arte, storiche e socio-educative, realizza in Padova manifestazioni prima per il Quartiere 7 dal 1980 all”82 e poi per lAss. to alla Pubblica Istruzione. Dal 1983 al 1988 e dal 1989 al 1992 per lAss. to alle Manifestazioni del Comune intrattiene tutta la città con Padova Colore e Portello Estate; contemporaneamente è pure Presidente di Giuria del “Festival Nazionale del Teatro dei Ragazzi” collaborando con Giovanni Calendoli docente di Letteratura infantile all’Università di Padova.
Nel 1986, quale “prima organizzatrice di eventi” del Veneto, apre l’Agenzia “Centroidea” che chiude nel 2011 (dopo 25 anni). Nel 1994 è candidata al Senato e nel 2015 è nominata Presidente della ProLoco di Este, e, sempre in Este, nel 2018, per favorire la conoscenza della storia della sua città e incrementarne il turismo, apre “La Casa degli Estensi” chiusa purtroppo nel 2020.
Nel 1979 esce “MORTISE OGGI-IERI”, la prima storia del quartiere periferico di Padova che rivela la sua origine “paleoveneta” e in cui la narrazione retrocede dai giorni nostri al V secolo a. C..
Nel 1984/85, nominata coordinatrice culturale di 18 C.R.E. (Centri Ri-creativi Estivi) organizzati dagli Ass. ti alla Pubblica Istruzione e allo Sport del Comune di Padova, scrive “PADOVA PER TE”, una guida pedagogica per gli operatori culturali e sportivi da lei esaminati.
Nel 1992, per il Comune dell’Isola di Ariano Polesine produce la prima monografia di Ariano dal titolo “QUADERNI DEL DELTA”.
Nel 2009 pubblica la prima edizione della prima e unica raccolta esistente illustrata dei “PROVERBI VENETI SU L’UA E SUL VIN” e vince l’8^ edizione del Concorso Nazionale organizzato dal CE.PA.M. (Cesare Pavese Museum) di S. Stefano Belbo (Cuneo). Il premio le viene consegnato nella casa natale dello scrittore dalla prof.ssa Giovanna Romanelli docente alla Sorbona Parigi e Presidente di Giuria. Di seguito l’Ass.to all’Identità Veneta della Provincia di Padova, grazie a un “tour” nelle migliori cantine dei Colli Euganei, le organizza una serie di prestigiosi incontri con il pubblico per la divulgazione di questo testo che viene regalato ai presenti.
Nel 2010 pubblica per il Quartiere 7 “PADOVA NEL CENTENARIO DELLE PRIME SCUOLE ALL’APERTO D’ITALIA”, unico lavoro esistente sullargomento. Tali scuole (“Francesca Randi” 1905, “Camillo Aita” 1910 ed “Enrichetta Luzzatto Dina” 1920 ) erano costruite ai tre angoli della città di Padova per curare, scolarizzare e salvare i bambini ammalati di tubercolosi o conviventi con familiari affetti da tubercolosi.
Nel 2011 fa seguire il libro dal titolo “UN DECENNIO SENZA” (2001-2011) in omaggio alla decennale scomparsa del pittore geologo estense Delmo Veronese (1920-2001) e arricchisce l’evento con una Mostra di Pittura nella Pescheria Vecchia di Este esponendo 130 opere dell’artista e suoi reperti geologici e, a seguire, conferenze e concerti aperti al pubblico in onore del personaggio. Ne12012, con il patrocinio della Regione Veneto, presenta la 2^ edizione aggiornata dei “PROVERBI VENETI SUL VINO”, portando il loro numero a 500 ca. e spaziando nuovamente in biblioteche, cantine, scuole, comuni, sedi di quartiere, incontri di “sommelier”, feste dell’uva, riunioni aziendali, etc…
Nel 2014, unica donna estense nell’arco di cinque secoli, dà alle stampe “IL MILLENNIO DI CASA D’ESTE” dove è narrata la storia degli Estensi dalle origini fino ai nostri giorni per far conoscere l’antichità del Casato stanziatosi in Este dal 950 ca. al 1250 ca. prima di spostarsi a Ferrara.
Nel 2017 presenta “CASA D’ESTE E LA FRANCIA” ed “ESTE IN TASCA”, una “guida turistica” per conoscere le bellezze storiche del Centrocittà di Este e tutte le varie altre opportunità che il luogo offle.
Nel 2018 propone altre due sue suggestive pubblicazioni: “INCONTRARE BEATRICE D’ESTE tra Storia, Cultura e Misticismo” e “DAGLI ASBURGO AGLI AUSTRIA-ESTE” che l’autrice presenta anche a Vienna il 18 maggio 2018 insieme a “IL MILLENNIO DI CASA D’ESTE”.
Sempre nel 2018 fa uscire “IO MI CHIAMO GINO VASCON” (1887-1968) per il 50° anniversario della scomparsa dello scultore estense (1968-2018).
Ne12020 pubblica “I TROVATORI ALLE CORTI DI ESTE, CALAONE E FERRARA” (il più importante centro trobadorico del XIII secolo) dove viene messo in evidenza, tra i tanti trovatori ospitati, il trovatore provenzale Aimeric de Peguilhan (1170-1229/30) che, vissuto per circa 20 anni alle Corti di Casa d’Este e di Calaone nei cui Castelli erano sorte l’Accademia poetica e l’Accademia tabernaria, fu stimato da Dante e da Petrarca come “grande e sublime poeta d’Amore” per l’eccellenza dei suoi versi e del loro profondo contenuto.
Nel 2021 ripropone arricchito il testo “DAGLI ASBURGO AGLI AU-STRIA-ESTE” e pubblica , su richiesta del Comune, “IL CASTELLO ESTENSE DI ARQUÀ POLESINE”, dove viene narrata la storia iniziale della cittadina e a seguire il governo del territorio da parte dei Marchesi e poi Duchi di Casa d’Este dal 1187 al 1484.