Nessun apparentamento i candidati vanno da soli

IL MATTINO DI PADOVA 18 giugno 2017
di Federico Franchin

Talarico non stringe l’alleanza con Boccardo, ma il dialogo è ancora aperto Lazzaretto sceglie di collocarsi all’opposizione, Barbierato non si scompone

ABANO TERME. Nessun apparentamento. Emanuele Boccardo e Federico Barbierato si presenteranno da soli al ballottaggio di domenica prossima. Tramontate ieri le ultime ipotesi di apparentamento, i cui termini ufficiali scadono oggi alle 12. Sembrava fatta per un apparentamento tra Emanuele Boccardo, candidato sindaco per il centrodestra, e Sabrina Talarico di Grande Abano. Ma le due parti ieri sono arrivate ad un nulla di fatto; il che significa che Talarico rimarrà fuori dal consiglio.

«Il sindaco deve garantire il dialogo e favorire la collaborazione al bene comune di tutte le sensibilità che una comunità esprime», osserva Boccardo. «Per questo, quando sarò eletto, difenderò, nell’ambito delle mie funzioni, il diritto dei nostri concittadini di partecipare al dibattito sul futuro di Abano. Forte del consenso ricevuto dagli aponensi e del grande entusiasmo che la mia squadra ha saputo trasmettere a tutta la città, durante la prima fase della campagna elettorale, mi presenterò al turno di ballottaggio senza apparentamenti, con la volontà di rappresentare, attraverso gli strumenti del confronto e dell’ascolto, i sentimenti del grande popolo del centrodestra e la coerenza di chi, ad Abano e a Roma, dice e vuole le stesse cose. Ogni contributo in termini programmatici sarà quindi ben accetto».

Tra Boccardo e Talarico però non è affatto rottura. «Il dialogo è ancora aperto per un accordo non ufficiale, fuori dal discorso apparentamenti», spiega Talarico. «Si tratta di un accordo difficile, dato che Boccardo ha degli equilibri interni». Detto che Stefania Chiarelli di Abano Viva e Paolo Gruppo di Abano Risorge sono ancora alla finestra, ma non faranno apparentamenti, non c’è intesa tra Federico Barbierato, candidato del centrosinistra, e Monica Lazzaretto di 35zero31. «Venerdì sera c’è stato un incontro dovuto che si è concluso con un nulla di fatto», ha detto Lazzaretto, che ha raccolto più di 1.400 voti al primo turno e che otterrà due seggi in caso di successo di Barbierato e uno in caso di successo di Boccardo. «Ci impegneremo in un’opposizione critica e propositiva per rispondere ai bisogni veri della città. Il nostro compito sarà quello di vegliare sull’azione amministrativa coinvolgendo la cittadinanza ad una partecipazione informata per garantire quanto più possibile trasparenza e legalità». Federico Barbierato non si scompone. «Ci siamo sempre detti contrari agli apparentamenti», osserva «a noi le divisioni delle poltrone non sono mai interessate. Preferiamo rivolgerci al buonsenso dell’elettorato moderato. È giunto il momento di scegliere tra la nostra competenza e l’improvvisazione che invece vedo dall’altra parte».

Il costo salato degli apparentamenti

IL MATTINO DI PADOVA 15 giugno 2017
di Federico Franchin

Non solo vantaggi nell’allargamento delle coalizioni: Barbierato e Boccardo rischiano di pregiudicarne gli equilibri

ABANO TERME. Gli apparentamenti ufficiali convengono davvero ai due candidati alla poltrona di sindaco di Abano? Se da una parte porterebbero ad un aumento potenziale del bacino di voti, dall’altro determinerebbero non pochi stravolgimenti interni alle due coalizioni. Con il rischio concreto di liti interne e musi lunghi.

Dal Comune è arrivata ieri infatti l’ipotetica composizione del consiglio comunale sia in caso di successo di Federico Barbierato (centrosinistra), che di Emanuele Boccardo (centrodestra). E di sorprese ce ne sono da vendere.

Se vince Barbierato. Nel caso di vittoria di Barbierato entrerebbero in consiglio, per la maggioranza, cinque consiglieri del Pd (Francesco Pozza, Cristina Pollazzi, Giovanni Amato, Giuseppe Bianchin e Paolo Bollino). Quattro li farebbero i Cittadini per il Cambiamento (Lidia Pege, Filippo Maragotto, Virginia Gallocchio e Raffaele Bottin). Ermanno Berto rappresenterà la lista Passione Abano. All’opposizione andrebbero, per il centrodestra, il candidato sindaco Emanuele Boccardo con Fabio Tambozzo (Lega Nord) e Maurizio Tentori (Abano dice No) e i candidati sindaco Monica Lazzaretto (35zero31), Stefania Chiarelli (Abano Viva) e Sabrina Talarico (Grande Abano).

Se vince Boccardo. Nel caso di successo di Boccardo andrebbero tre seggi ad Abano dice No (Maurizio Tentori, Milena Garbo e Giacomo Rampin), quattro alla Lega Nord (Fabio Tambozzo, Chiara Martinati, Silvia Rossanda e Aldo Roghel), uno a Forza Italia (Lorella Coltro) e due a Turismo È Lavoro (Gennaro De Mare e Emma Marzari). All’opposizione ci sarebbero, per il centrosinistra, Barbierato con Francesco Pozza (Pd) e Lidia Pege (Cittadini per il Cambiamento), e i candidati sindaco Monica Lazzaretto (35zero31), Stefania Chiarelli (Abano Viva) e Sabrina Talarico (Grande Abano).

Gli apparentamenti. In definitiva gli apparentamenti rischierebbero di lasciare fuori, nel caso di vittoria di Barbierato, Ermanno Berto, l’unico candidato che rappresenta le sue due liste civiche. Dall’altra parte, quella di Boccardo, uscirebbero di scena i candidati votati nelle due civiche (Abano dice No e Turismo È Lavoro) nate dal presidio del Primo Roc di Giarre. Resta quindi da capire, da parte di Barbierato e Boccardo, se valga la pena di cercare apparentamenti con il rischio di rompere gli equilibri interni alla coalizione. A proposito di apparentamenti, si vocifera che il candidato di Abano Risorge, Paolo Gruppo, stia trattando l’apparentamento con il centrodestra. L’ingresso nella coalizione porterebbe in consiglio lo stesso Gruppo con Massimo Barcaro. Difficili gli altri apparentamenti, anche se Sabrina Talarico ha trattative aperte. Corteggiatissima invece Stefania Chiarelli che, apparentandosi, guadagnerebbe consiglieri: tanti contatti per la candidata di Abano Viva. Tempo di riflessioni invece per Monica Lazzaretto. Michele Di Bari di CambiAbano conferma la volontà di rimanere alla finestra, lasciando libertà di voto ai suoi elettori.

Il centrodestra cala gli assi Salvini e Zaia

IL MATTINO DI PADOVA 14 giugno 2017
di Federico Franchin

Il centrosinistra: «Niente sfilate di politici». Avviati contatti coi raggruppamenti, Chiarelli corteggiata

ABANO TERME. È la sfida storica tra centrodestra e centrosinistra ad Abano. E sarà derby tra i partiti storici del centrodestra, Lega Nord e Forza Italia, e lo zoccolo duro del centrosinistra, rappresentato dal Pd. Federico Barbierato contro Emanuele Boccardo è quindi la sfida tra centrosinistra e centrodestra. «Ad Abano si replica la sfida nazionale», osserva Boccardo, candidato sindaco al ballottaggio per Abano dice No, Turismo È Lavoro, Lega Nord, Forza Italia e Abano Città Sicura. «Si tratta di due candidati che hanno alle spalle i partiti nazionali. Detto che Barbierato ed io siamo due candidati che vanno al di là delle bandiere, è chiaro che la sfida sarà tra centrodestra e centrosinistra. Quindi stare con il Pd e con i partiti di governo o meno, cambiando rotta. Le liste civiche di Barbierato, a differenza delle nostre, hanno preso poco. Quindi il candidato del centrosinistra si regge con i voti di Pd e Cittadini per il Cambiamento. A sostenermi dovrebbero venire giù anche Salvini, già arrivato per il primo turno, e Zaia, oltre che altri big della politica». Federico Barbierato, candidato del centrosinistra (Passione Abano, Sport Turismo Ambiente, Pd e Cittadini per il Cambiamento), si smarca dalle etichette. «Chi vede la sfida Boccardo-Barbierato come una sfida pro o contro il Pd vuol dire che non ha altri contenuti», osserva Federico Barbierato. «Noi preferiamo pensare alla città e ai problemi da risolvere. Non abbiamo bisogno delle sfilate degli esponenti politici. A noi le passerelle di politici come Salvini non interessano. Noi guardiamo ai problemi del territorio. Dobbiamo affrontare la situazione come se il Comune fosse un’azienda individuando le cose urgenti da fare e programmando. C’è quindi bisogno di competenza e non possiamo lasciare la nostra Abano a persone che si improvvisano. C’è la necessità di avere al timone della città persone competenti e con esperienza». Tempo di riflessioni per i due contendenti. «Ci sono stati in queste ore i primi abboccamenti e una chiacchierata la faremo con tutti», spiega Boccardo. «Le buone idee erano presenti anche in altri programmi, ma non andrà mai in scena una divisione di poltrone. Non lo consentirò. Anche per questo vedo difficili apparentamenti ufficiali». Sulla stessa lunghezza d’onda Federico Barbierato. «Al 99% escludo apparentamenti ufficiali», dice. «Ci saranno eventualmente accordi e collaborazioni basati sui programmi. La storia degli ultimi anni dice che gli apparentamenti ufficiali non vanno di moda. In queste ore ho sentito gente vicina allaLazzaretto e alla Chiarelli. C’è stato un normale scambio di battute, ma nulla più». Saranno 10 giorni di campagna elettorale molto frenetici. «Parleremo solo di programmi», spiega Boccardo. Barbierato sarà per la strada. «Farò un appello agli elettori e non ai partiti».

Abano torna al voto per scegliere la guida dopo il commissario

IL MATTINO DI PADOVA 10 giugno 2017
di Federico Franchin

ABANO TERME. In sette a caccia della fascia tricolore di sindaco di Abano. Ad un anno di distanza dall’arresto dell’ex sindaco Luca Claudio, avvenuto quattro giorni dopo la sua rielezione, e la conseguente caduta dopo nemmeno un mese della sua seconda amministrazione, Abano torna al voto. Si conclude quindi l’anno di commissariamento della città aponense affidato al viceprefetto Pasquale Aversa. A contendersi la fascia tricolore alle amministrative saranno quindi Federico Barbierato, Emanuele Boccardo, Stefania Chiarelli, Michele Di Bari, Paolo Gruppo, Monica Lazzaretto e Sabrina Talarico. Quattro candidati di area centrodestra, due di estrazione di centrosinistra e uno di area grillina. È stata una campagna elettorale segnata dalla guerra interna al centrosinistra (Lazzaretto-Barbierato) quella che è andata in scena in queste ultime settimane. Come nella tornata elettorale dell’anno scorso a dominare la scena è stato il tema dei profughi. Molto discussa anche l’indennità spettante a sindaco e giunta. Si è parlato molto, dopo le note vicende giudiziarie, anche di legalità e di rimessa in sesto della macchina comunale con il ritorno delle commissioni consiliari. Programmi per certi versi tuttavia sovrapponibili tra i candidati, con temi comuni quali l’acquisizione della caserma Primo Roc di Giarre per vari progetti, il sociale, gli anziani e i giovani. In tutti prevale poi la necessità di “riscoprire” la fangoterapia e il termalismo.

I candidati. Quarantasette anni, aponense doc, sposato con Laura, due figli gemelli di sei anni, Barbierato è direttore generale dell’Ascom, incarico dal quale si è autosospeso nel momento in cui ha deciso di candidarsi con due liste civiche, prima ancora di ottenere l’appoggio del Pd e dei “Cittadini per il Cambiamento”. Laureato in legge, è tifosissimo del Padova.

Nato a Torino, 41 anni, residente da tempo a Giarre, Emanuele Boccardo è il candidato di “Abano dice No”, lista nata direttamente dal comitato che si è battuto per “difendere” la caserma Primo Roc dall’arrivo di migranti. Boccardo è imprenditore: gestisce un’enoteca ed è impegnato nel settore della nuova alimentazione per gli animali d’affezione. Lo sostengono “Abano Città sicura”, Forza Italia e Lega.

Quarantadue anni, avvocato civilista, sposata e con un figlio, ecco Stefania Chiarelli – leader di “Abano Viva”, la lista ispirata da “Selvazzano Viva” di Enoch Soranzo – che era già stata candidata alle amministrative dell’anno scorso con la lista “Con la gente per la gente” di Aldo Francisci. La sua lista si colloca nel centrodestra anche se Chiarelli la definisce trasversale.

È ricercatore universitario – insegna Istituzioni di diritto pubblico nella facoltà di Scienze sociologiche – Michele Di Bari, 36 anni, il candidato di “CambiAbano”, lista di estrazione grillina.

“Abano Risorge” e Fratelli d’Italia hanno puntato invece su un volto noto della politica: quello di Paolo Gruppo, già assessore al Turismo della giunta Bronzato. Medico, ex presidente dell’associazione dei Comuni termali (Acont), Gruppo, 69 anni, è sposato e padre di quattro figli. Il suo motto è “I care, I dream”.

Cinquantasei anni, insegnante distaccata dal ministero in una cooperativa sociale dove si occupa di formazione e responsabile del Centro studi “Giuseppe Olivotti” Monica Lazzaretto ci riprova dopo l’esperienza di un anno fa quando aveva sfidato Luca Claudio fino al ballottaggio. Questa volta è sostenuta dalla lista 35zero31, di area centrosinistra.

Infine Sabrina Talarico, cinquantacinque anni, sposata da 29 anni, giornalista e imprenditrice: è la candidata di “Grande Abano”, area centrodestra. Arriva da cinque lustri di attività imprenditoriale nel settore dell’informazione, della comunicazione e del marketing turistico territoriale. Ha lavorato per le più importanti destinazioni turistiche italiane ed europee.

Chiarelli, idee per la famiglia «Il sociale ripartirà da qui»

IL MATTINO DI PADOVA 21 maggio 2017
di Federico Franchin

ABANO TERME. «La famiglia è il fondamento della comunità, questo per noi significa parlare di sociale ossia supportare le persone, anziani, genitori, giovani e le fasce più fragili della popolazione…

ABANO TERME. «La famiglia è il fondamento della comunità, questo per noi significa parlare di sociale ossia supportare le persone, anziani, genitori, giovani e le fasce più fragili della popolazione anche con l’aiuto delle associazioni che vanno messe in rete». A dirlo è Stefania Chiarelli, candidato sindaco per la civica Abano Viva. «Abbiamo approntato progetti mirati per i genitori e per le donne in difficoltà», dice. «Ma pensiamo anche di potenziare i centri per l’infanzia, di contrastare bullismo e cyberbullismo e di creare uno “Sportello Europa” per favorire esperienze di studio e lavoro spendibili poi nelle imprese locali. Abbiamo idee anche per gli anziani».

Case abbandonate al degrado Sos dei residenti: «Abbattetele»

IL MATTINO DI PADOVA 18 maggio 2017
di Federico Franchin

LA PROTESTA A MONTEROSSO

ABANO TERME. Complesso residenziale abbandonato (nella foto) in via Ferro Pezzolo, a Monterosso. Ormai da cinque anni le case sono abbandonate a se stesse. L’erba alta attorno al complesso di case è alta. Nella rampa che avrebbe dovuto accedere ai garages c’è mezzo metro, se non di più, di acqua stagna. Si tratta del complesso denominato Aponus, costruito dall’impresa edile Filippo Milani, con il coinvolgimento di Piero Sattin. Si tratta di edilizia privata con case indipendenti collocate a ferro di cavallo. Le abitazioni sono tutte dotate di tre camere, soggiorno, cucina e garage. Le abitazioni sono state terminate per l’80%. Se nel 2008, quando era partito il cantiere il loro valore di mercato si aggirava sui 300 mila euro, oggi valgono dai 180 ai 210 mila euro. Si tratta di abitazioni tutte disponibili, che nono sono state acquistate e che non hanno alle spalle storie simili a quelle del complesso dell’Acquamarina, a Giarre. «L’impresa ha chiuso ed io ero un operaio che lavorava per l’impresa», racconta Giancarlo Rossetto, «Di quello che c’è stato sotto non ne so niente, naturalmente, sono affari del ex titolare, e pure di quello che ci girava attorno, ma le case sono in buono stato e le fondamenta sono in perfette condizioni».

I vicini però si lamentano. «Chissà che animali ci saranno nell’acqua stagna», osserva Sara Mazzucato, «Sarebbero da buttare giù». Sulla questione interviene anche il candidato sindaco Federico Barbierato. «L’abbandono del complesso residenziale è l’ennesimo segnale che in città va recuperato l’esistente prima di costruire nuove abitazioni», dice senza mezzi termini Barbierato, «Dobbiamo lavorare su questo se vogliamo creare una città a misura d’uomo».

Cuochi o barman Il sito dell’alberghiero per trovare lavoro

IL MATTINO DI PADOVA 18 maggio 2017
di Federico Franchin

L’iniziativa è finanziata dall’associazione degli ex allievi «Un modo per dare chance professionali agli studenti»

ABANO TERME. Domenica scorsa, all’interno della giornata di festa organizzata dall’associazione “Amici del Pietro” ad Abano, è stato lanciato il portale www.jjob.it, un sito di incontro domanda/offerta di lavoro con al centro la rete di relazioni e professionalità che nasce e si sviluppa dall’Istituto Pietro d’Abano.

Attraverso questo portale la scuola alberghiera di Abano intende offrire agli imprenditori dei settori dell’ospitalità alberghiera e della ristorazione – in particolare, ma non solo, ai molti che per storia personale e professionale sono legati all’istituto Pietro d’Abano – l’opportunità di selezionare con facilità e immediatezza le figure professionali di cui hanno bisogno; e contemporaneamente si vuole facilitare ai diplomati dell’Istituto l’accesso al mondo del lavoro, in contesti altamente qualificati e attenti alla valorizzazione delle risorse umane di cui si avvalgono. «E’ un servizio che si rivolge certamente al territorio di appartenenza della scuola, ma anche al ben più ampio contesto internazionale in cui operano, ad altissimi livelli, innumerevoli ex-alunni dell’istituto Alberghiero di Abano», osserva il dirigente scolastico Carlo Marzolo, che ha portato a compimento l’idea che sarà promossa in questi mesi agli albergatori aderenti a Federalberghi e Confindustria. «Vuole essere innanzitutto uno strumento utile per agevolare i nostri studenti che, superato l’esame di Stato, si affacciano nel variegato mondo del lavoro. L’idea è anche quella di raggiungere tutti i nostri ex alunni, compresi coloro che stanno facendo carriera all’estero, per ampliarne le opportunità professionali. Grazie al data base che man mano verrà a crearsi con l’aggiunta dei vari curriculum vitae e l’inserimento dettagliato dell’offerta lavorativa, il datore di lavoro potrà rendere visibile la sua necessità ad una vasta gamma di professionisti del settore». La festa di domenica si è svolta al Teatro Comunale Magnolia, attirando l’attenzione di decine e decine di ex studenti del Pietro d’Abano. La manifestazione si è svolta con intrattenimenti musicali e teatrali, dimostrazioni di cottura in collaborazione con le associazioni professionali di settore. Si è svolta inoltre la grande lotteria organizzata dall’associazione “Amici del Pietro”. Il ricavato dalla vendita dei biglietti servirà a finanziare l’operatività del portale www.jjob.it. «Con questa iniziativa, come con molte altre, il Pietro d’Abano, insieme all’associazione dei suoi ex-alunni, si conferma soggetto propulsore della vivacità economica e culturale del territorio, entro una rete di sinergie che è interesse di tutti valorizzare al massimo», conclude il preside Carlo Marzolo.

Ongarato capolista per Barbierato

IL MATTINO DI PADOVA 5 maggio 2017
di Federico Franchin

È un ex ciclista professionista. Stasera dibattito tra i candidati

C’è l’ex ciclista professionista Alberto Ongarato a guidare la lista dello Sport di Federico Barbierato, candidato sindaco con una lista civica a suo nome, appoggiata anche da Pd e Cittadini per il Cambiamento. Alberto Ongarato, padovano, classe 1975, è un ex ciclista su strada italiano, professionista dal 1998 al 2011. Buon passista, dotato anche di un discreto spunto veloce, è stato a lungo un componente essenziale del “treno” che tirava le volate ad Alessandro Petacchi. «È una persona di grande competenza e di grandi capacità umane, che conosce il mondo dello sport e dei giovani», spiega Barbierato. «Siamo molto felici abbia accettato di mettersi in discussione anche a livello politico. Porterà la sua esperienza al servizio di Abano». La lista Federico Barbierato Sindaco avrà come capolista Marco Gottardo, commercialista del territorio. «Nelle mie liste ho cercato di inserire persone di varia estrazione sociale. Sono liste eterogenee, che tengono conto di qualsiasi esigenza dei cittadini. Siamo partiti dai quartieri per tirare fuori le liste che verranno ufficialmente presentate giovedì prossimo. Non siamo andati a cercare gente da fuori Abano, tanto per riempire gli spazi. Abbiamo guardato alle competenze. Domani completeremo la raccolta firme». Barbierato, con gli altri sette candidati alla poltrona di sindaco di Abano, sarà presente oggi, a partire dalle 20.45, al primo confronto pubblico tra candidati. L’evento, organizzato dall’Unsi (Unione nazionale sottufficiali italiani) si terrà al Teatro Polivalente di via Donati.

ESPOSTO AD ABANO «Il pergolato dell’hotel Formentin va rimosso»

IL MATTINO DI PADOVA 30 aprile 2017
di Federico Franchin

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ABANO TERME. Il pergolato dell’Hotel Formentin, in piena isola pedonale, deve essere rimosso durante la stagione estiva. A sostenerlo sono alcuni residenti e commercianti di via Busonera e di via…

ABANO TERME. Il pergolato dell’Hotel Formentin, in piena isola pedonale, deve essere rimosso durante la stagione estiva. A sostenerlo sono alcuni residenti e commercianti di via Busonera e di via Pietro d’Abano che, tramite l’avvocato Giorgio Destro e grazie alla perizia effettuata da Marina Lecis, hanno deciso di presentare un esposto-diffida alla Polizia locale di Abano, al commissario straordinario Pasquale Aversa e alla Procura della Repubblica. Il manufatto, realizzato nel 2014 dopo che la società Hotel Terme Formentin srl aveva acquisito dal Comune, grazie anche ad una delibera di consiglio comunale, un pezzo di isola pedonale, è una sorta di veranda. «L’autorizzazione limitava la sua presenza soltanto al periodo invernale», annota l’avvocato Giorgio Destro nell’esposto fatto recapitare in questi giorni alla Polizia Municipale. «Mente doveva avvenire la sua rimozione durante il periodo estivo. Molti commercianti si sono infatti lamentati che a livello visivo va a togliere la prospettiva dell’isola pedonale a quanti effettuano la passeggiata. Molti turisti pensano che l’isola pedonale finisca quando notano l’Hotel Formentin, andando così a penalizzare le attività che gravitano in via Busonera e via Pietro d’Abano. Negli anni scorsi la struttura realizzata non è stata mai rimossa durante il periodo estivo, anzi i proprietari hanno effettuato interventi tali da renderla permanente e impermeabile». L’esposto infine «invita il Comando di Polizia locale ad intervenire nei confronti della società Hotel Terme Formentin Srl o loro aventi causa al fine di far adempiere a quanto stabilito nella autorizzazione, provvedendo direttamente, in caso di inadempienza, all’abbattimento del manufatto». La titolare dell’Hotel Formentin, Cristina Bernardi, preferisce non replicare, anche se si dice serena e sicura delle proprie ragioni.

Il sondaggio su WhatsApp? «Non credeteci, è un falso»

IL MATTINO DI PADOVA 14 aprile 2017
di Federico Franchin

VERSO IL VOTO AD ABANO FALSO SONDAGGIO

ABANO TERME. Qualcuno vi manda su WhatsApp un sondaggio sulle preferenze elettorali in vista delle prossime amministrative di Abano? Non credeteci, è un sondaggio falso, non riconosciuto, frutto della fantasia di chi l’ha lanciato ad amici sulla nota app per le chat tra persone e gruppi, scaricabile sugli smartphone. Il sondaggio che, in questi ultimi due giorni, sta spopolando sui telefonini dei candidati, ma anche dei semplici cittadini aponensi, prenderebbe in considerazione le intenzioni di voto di 500 cittadini. Si parla di indice conoscitivo e di gradimento, ma non c’è una fonte, non è riportato un committente. Contattati, gli entourage dei candidati a sindaco non sono a conoscenza di società che avrebbero effettuato il sondaggio. Ecco quindi che l’ipotesi di un sondaggio “fake” (falso) è veritiera. Per legge un sondaggio deve poi essere riportato sul sito “sondaggipoliticoelettorali.it”, associato alla presidenza del Consiglio dei ministri, sul quale devono per regolamento confluire tutti i sondaggi effettuati dai movimenti politici in vista delle prossime amministrative, ma anche sondaggi su altre tematiche. Per i sondaggi su Abano bisogna quindi attendere.