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E’ VERA RIPRESA ?

La visione dietro l’angolo
di Cesare Pillon

In questi giorni girando per Abano e Montegrotto si vedono molti turisti passeggiare e sembrano superati, a sentire gli interventi pubblici di qualche operatore, i tempi bui del lockdown.

Pur valutando positivamente questa situazione non sfugge a nessuno che non essendo mutate le criticità, che più volte abbiamo segnalato da queste pagine, molto probabilmente, quando si riapriranno a pieno titolo i viaggi per turismo, ci ritroveremo a fare  i conti con tutte le difficoltà del passato.

Ora viviamo una situazione drogata da questa pandemia, con cui purtroppo avremo a che fare ancora a lungo, e le situazioni contingenti occupano tutti i nostri pensieri  e ci preoccupano fortemente.

La stagione dei rinnovi delle amministrazioni di Abano e Montegrotto ha già dato il suo primo frutto. Il voto di Montegrotto ha confermato il sindaco uscente Riccardo Mortandello, a cui inviamo i migliori auguri di buon lavoro.

Nella prossima primavera  si voterà ad Abano e dopo alle due amministrazioni si porrà il grande obbiettivo di cambiare con decisione il volto delle due città.

Alcune questioni  debbono avere una risposta veloce.

Ad Abano la situazione di grave degrado in cui versa il cuore delle Terme non può più attendere con il Kursaal chiuso e recintato in una situazione indecorosa, l’ex hotel Orologio che non si capisce quale fine farà, dopo l’asta con cui l’Empam ha venduto tutte le sue proprietà delle Terme Euganee ad un fondo di investimento, il Centro Congressi Pietro d’Abano chiuso, l’ex hotel Centrale in una situazione di completo abbandono e tante alter situazioni che tutti conoscono e purtroppo anche i nostri ospiti vedono.pillon 155

A Montegrotto si ripete il tema del riuso degli hotel dismessi e quello della riqualificazione del centro dove si fronteggiano attività di assoluta eccellenza, come ad esempio la pasticceria Dalla Bona e altri negozi di pregio, con situazioni ampiamente degradate.

Sono questioni che esigono coraggio e unità d’intenti e l’abbandono di coloro che questo coraggio non hanno e non lo sanno trovare.

Non si può bearsi dei fasti passati, occorre pensare a quelli futuri confrontandosi con i migliori esempi nel mondo, con le mete turistiche che hanno fatto di più sfidando anche difficoltà che sembravano insuperabili.

Le centinaia di operatori economici e migliaia di lavoratori guardano con speranza al futuro e si aspettano coraggio dagli amministratori e da chi ha responsabilità nel territorio, nessuno si può sottrarre da questa sfida.