LA STAGIONE DELLE SCELTE
La visione dietro l’angolo
di Cesare Pillon
LA STAGIONE DELLE SCELTE
“ Solo pensando in Grande si potranno fare Grandi le nostre Città.”
Nella mia memoria non sono presenti ricordi di momenti di crisi economiche gravi come quella che stiamo vivendo in questo periodo di pandemia. Dal secondo dopoguerra del secolo scorso Abano ha visto uno sviluppo progressivo sia per la disponibilità di posti letto che per arrivi e presenze.
Solo negli ultimi trent’anni si sono cominciati ad avvertire segnali di una tendenza che cominciava a mettere in discussione un modello di sviluppo che sembrava inesauribile. Le grandi trasformazioni politiche e la globalizzazione, la riduzione della spesa pubblica e le nuove destinazioni turistiche hanno aperto scenari inediti e fortemente concorrenziali all’interno del comparto turistico.
La Pandemia ha dato una brusca accelerazione a questa tendenza.
La peculiarità sanitaria delle nostre Terme ha perso quella preminenza che aveva avuto nel passato, dove quasi la totalità degli ospiti usufruiva, veniva per questo, della fangoterapia. Oggi non è più così!
Esempi di un nuovo modo di essere nelle Terme Euganee ce ne sono molti: chi ha decisamente migliorato l’offerta alberghiera, chi ha tentato nuovi percorsi medici, ma tutti hanno operato in perfetta solitudine pensando che risolvendo i problemi della propria struttura si risolvessero i problemi generali delle difficoltà di un intero comparto. Purtroppo non è così e le strutture che erano in difficoltà lo sono ancora di più.
Se non si apre un fronte unitario in cui, tutti, prendano consapevolezza delle sfide del futuro dando risposte condivise e complessive, non si riuscirà ad invertire quella tendenza che ha portato alla chiusura di decine e decine di Hotel.
Oggi percorrere le strade di Abano e Montegrotto non da la stessa impressione che sia aveva in un passato non tanto lontano. Cosa possono pensare i nostri ospiti quando si inbattono sempre più di frequente in strutture abbandonate a se stesse ed in stato di disfacimento?
Non basteranno le campagne promozionali, che sicuramente si dovranno ancora fare e potenziare, ma occorrerà ridare slancio alla valenza sanitaria delle Terme, attraverso una campagna di ricerche medico- scientifico che rilancino nei confronti del mondo medico la validità delle nostre cure.
Le istituzioni pubbliche, in primo luogo Regione e Comuni, assieme agli imprenditori termali ed alle altre attività economiche, si devono fare parte attiva in questi progetti di ricerca con impegno e mettendo a disposizione risorse ingenti.
In queste aree, oltre ad ingenti capitali investiti, ci sono migliaia di lavoratori e centinaia di attività commerciali ed artigianali da difendere e quindi gli investimenti pubblici non possono evitare di farsene carico.
E’ la stagione delle scelte!
È nei momenti di grande crisi economica che occorrono investimenti nuovi sia da parte pubblica che privata.
E’ il momento di New Deal delle Terme.
E’ il momento delle grandi trasformazioni, occorre dare nuova forma alle Città termali riprogettando gli spazi e i luoghi. Questo non vuol dire sprecare territorio e prevedere aree di espansione, ma avere un piano avanzato per il riuso delle aree già edificate o compromesse.
E’ il momento di puntare decisamente sullo sviluppo sostenibile e sulla green economy.
Se qualcuno pensa, e ce n’è più di uno, che occorra non far nulla, che occorra stare immobili e poi tutto tornerà come prima, si sbaglia di grosso: a stare fermi gli altri ti sorpassano!
Quest’anno e l’anno prossimo si rinnoveranno le amministrazioni di Montegrotto ed Abano. Anche questa deve essere l’occasione di una profonda riflessione e di Grandi Progetti che sappiano attirare capitali di investimento importanti.
Solo pensando in Grande si potranno fare Grandi le nostre Città.