COME VOLEVASI DIMOSTRARE
La visione dietro l’angolo
di Cesare Pillon
COME VOLEVASI DIMOSTRARE
“Le aspettative in Città sono molte e la nuova amministrazione sarà chiamata a scelte che non possono più essere rinviate”
Scusate l’immodestia ma possiamo tranquillamente dire che le previsioni, fatte negli ultimi articoli di questo giornale, si sono puntualmente avverate.
Il sindaco uscente, Federico Barbierato, è stato riconfermato nelle elezioni amministrative del 12 Giugno scorso con il 56,52% dei voti validi.
Tre sono le ragioni principali di questo successo, avvenuto al primo turno senza bisogno del turno di ballottaggio.
La prima ragione sta nel fatto che un Sindaco uscente ha un vantaggio competitivo legato al lavoro svolto e alla conoscenza delle problematiche cittadine e la notorietà acquisita in cinque anni di amministrazione. Occorre unire a queste il successo delle liste a lui collegate: il Partito Democratico ha raggiunto un livello di consenso altissimo 31,32%, i Cittadini per il cambiamento il 13,71% e Passione Abano l’11,45%.
La seconda ragione, quella politicamente più rilevante, sta nella divisione degli antagonisti del centro destra. La Lega Salvini-Liga Veneta ha appoggiato il candidato Luigi Ciccarese, Fratelli d’Italia ha indicato un proprio candidato, Antonio Franciosi, e Forza Italia non ha partecipato alla competizione elettorale.
La terza ragione sta nei tempi delle candidature che sono state tardive e contraddistinte da una riconoscibilità non sufficiente dei canditati che, occorre dirlo, hanno lo stesso avuto la capacità di costruire una campagna elettorale ed un risultato complessivamente non disprezzabile del 30,66% Ciccarese e del 12,82% Franciosi.
Ora si aprono cinque anni fondamentali per il nostro futuro, anni in cui si deciderà se Abano saprà raccogliere la sfida di un cambiamento epocale nel campo delle decisioni coraggiose per una rivisitazione profonda dell’assetto della Città e delle ragioni del suo essere luogo di cura termale.
Come nel passato quando la scelta estremamente innovativa di non seguire il modello delle altre località termali, caratterizzate da un centro termale unico e centralizzato e da una ospitalità diffusa, ma di puntare su un modello in cui ogni hotel era anche stabilimento termale, scelta che si è dimostrata vincente e che ancora da dei risultati apprezzabili, ora si pone il bisogno di rinnovare l’offerta termale in modo originale ed non uniformato ai modelli di wellness oramai diffusi in tutto il mondo.
Serve puntare decisamente sulla unicità delle caratteristiche terapeutiche delle nostre acque sapendo intercettare le nuove esigenze e le nuove tendenze in campo medico e in campo turistico.
Le aspettative in Città sono molte e la nuova amministrazione sarà chiamata a scelte che non possono più essere rinviate, specie nei confronti delle molte aree degradate od obsolete della nostra Città.
La responsabilità è generale, non può sottrarsi nessuno. Ne forze di maggioranza, ne di opposizione, ne imprenditori , ne forze sociali. Tutti devono fare la propria parte e tutti devono assumere la consapevolezza che ci stiamo giocando il futuro.