LE SCELTE NON POSSONO PIÙ ESSERE ELUSE
La visione dietro l’angolo
di Cesare Pillon
LE SCELTE NON POSSONO PIÙ ESSERE ELUSE
Stiamo vivendo momenti difficili caratterizzati da una profonda crisi energetica, aggravata da una guerra che sta avvelenando i rapporti politici e la pace a livello mondiale.
Gli effetti li stiamo vivendo ogni giorno con bollette che crescono a dismisura e prezzi dei carburanti fuori controllo.
I pericoli sono quelli di una situazione sociale insostenibile in cui le tensioni potrebbero raggiungere livelli insopportabili.
Se questo è il quadro generale in cui ci muoviamo, capiamo che non ci possiamo più accontentare di affrontare con gli strumenti del passato una realtà in continuo cambiamento e con velocità a cui non eravamo abituati fino a pochissimi anni fa.
Occorrono scelte coraggiose, avanzate e condivise.
Nell’ultimo editoriale, su questo giornale, avevamo espresso qualche speranza sulla soluzione trovata per il Kursall, una parte centrale fondamentale per la qualità della nostra Città. Purtroppo le speranze sono state prontamente deluse e agli assegnatari, momentaneamente individuati, è stata revocata l’assegnazione e, così, si ricomincia di nuovo. Basta dare uno sguardo alla copertina di questo Informabano per comprendere cosa era nel passato e cosa è oggi il Kursall e trarre le debite conclusioni.
Non ci stancheremo mai di evidenziare che le attuali incapacità di fare squadra dei vari soggetti del territorio, di condividere obbiettivi e progetti comuni, è un limite invalicabile per quei cambiamenti strutturali di cui c’è bisogno per un rilancio delle Terme.
Per fortuna non tutto è negativo.
E’ di questi giorni l’annuncio di un impegno importante del Comune e del Consorzio di Bonifica per una ricalibratura di alcuni importanti scoli consortili con la costruzione di nuovi corsi d’acqua e nuovi bacini di laminazione che dovrebbero aiutare non poco a risolvere alcuni dei problemi di deflusso delle acque, che hanno creato non pochi problemi di allagamenti nel recente passato.
Un’altra buona notizia è quella di una ristrutturazione totale della stazione ferroviaria di Abano, che diventerà un nuovo polo di servizi per la mobilità e per la cultura.
Una questione che però non può più essere elusa, specie ora che viviamo una crisi energetica gravissima, è quella di interrogarci finalmente sulle potenzialità energetiche del nostro territorio.
Possiamo ancora pensare che avere nel nostro sottosuolo una risorsa così preziosa senza porsi il problema di come utilizzarla, in modo più moderno e funzionale, salvaguardando sia i livelli di falda che la disponibilità a scopi terapeutici termali e, finalmente, un utilizzo che ci liberi dai combustibili fossili e dagli inquinamenti conseguenti e che ci possa portare verso nuovi modelli di teleriscaldamento per tutta la popolazione?
Attendiamo risposte.