ASSEGNI FAMILIARI
Le ACLI informano
a cura del Caf Acli di Padova
www.aclipadova.it – 049601290
COSA SONO?
Gli assegni familiari sono un’importante istituto a sostegno delle famiglie di alcune categorie di lavoratori italiani, comunitari ed extracomunitari lavoranti nel territorio italiano, il cui nucleo familiare abbia un reddito complessivo al di sotto dei limiti stabiliti annualmente dalla legge.
A CHI SPETTANO?
Ai coltivatori diretti, coloni e mezzadri;
ai piccoli coltivatori diretti;
ai titolari delle pensioni a carico delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri).
COSA SPETTA E PER CHI SPETTA?
Spetta un assegno per ogni familiare vivente a carico.
È considerato vivente a carico il familiare che abbia redditi personali mensili non superiori ad un determinato importo stabilito dalla legge e rivalutato annualmente.
I familiari per i quali possono essere richiesti gli assegni sono:
il coniuge, anche se legalmente separato purché sia a carico, solo se il richiedente è titolare di pensione a carico delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi;
i figli o equiparati anche se non conviventi:
di età inferiore a 18 anni;apprendisti o studenti di scuola media inferiore (fino a 21 anni);
universitari (fino a 26 anni e nel limite del corso legale di laurea);
inabili al lavoro (senza limiti di età);
i fratelli, le sorelle e i nipoti, conviventi:
di età inferiore a 18 anni;
apprendisti o studenti di scuola media inferiore (fino a 21 anni);
universitari (fino a 26 anni e nel limite del corso legale di laurea);
inabili al lavoro (senza limiti di età);
gli ascendenti (genitori, nonni, ecc..) ed equiparati, solo se il richiedente è piccolo coltivatore diretto.
In più possono richiederli per i familiari di cittadini stranieri residenti in Paesi con i quali esista una convenzione internazionale in materia di trattamenti di famiglia.
Il coniuge affidatario che non abbia titolo autonomo alla percezione di assegni può avere diritto al riconoscimento del diritto sulla posizione del coniuge non affidatario.
REDDITI
Ogni anno l’INPS pubblica in una circolare i limiti di reddito (riferiti sia al nucleo, sia ai beneficiari) per la corresponsione degli assegni familiari. Superata una prima fascia di reddito avverrà la riduzione della corresponsione degli assegni familiari; qualora venga superata anche la seconda fascia di reddito, avverrà la cessazione dell’erogazione degli assegni familiari.
COME SI PRESENTA LA DOMANDA?
Le domande possono essere presentate in diverse modalità, la più semplice per i non addetti ai lavori è quella di rivolgersi ad un Patronato Acli, prendendo appuntamento in una delle sedi presenti sul territorio.
Qualora la domanda venga presentata dopo l’insorgenza del diritto, gli arretrati spettanti vengono corrisposti nel limite massimo dei 5 anni precedenti (prescrizione quinquennale).
Nel caso di variazione del reddito del nucleo e/o dei familiari a carico, devono essere presentati nuovi modelli reddituali.
IN CHE MODO VENGONO DATI GLI ASSEGNI?
Gli assegni familiari vengono corrisposti direttamente dall’Inps.