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FLUORO E DENTI

La Rubrica del Dentista

cura di Alice e Francesca MarcatoMArcato
alice.marcato@alice.it

Il fluoro è un  oligoelemento presente in piccole quantità in quasi tutti i tessuti dell’organismo, in particolare nelle ossa e nello smalto dentale; per questo, si tratta di un elemento estremamente importante in campo odontoiatrico, sia per la prevenzione della carie sia per l’estetica della bocca.

Normalmente, il fluoro viene assimilato attraverso l’alimentazione; le principali fonti di fluoro sono, infatti, il pesce, i frutti di mare, la carne (in particolare quella di pollo), il tè e l’acqua che beviamo tutti i giorni.

Fluoro e denti: l’importanza per il cavo orale

La funzione più importante del fluoro sta nella prevenzione della carie, in quanto svolge un’efficace azione di remineralizzazione delle superfici dentali; il fluoro come oligominerale è presente anche (e soprattutto) nella saliva, ma questo spesso non è sufficiente per assicurare la protezione dentale,quindi si rileva necessario, in paziente fortemente soggetti alle carie (esempio bambini in età pediatrica ), l’utilizzo topico di compositi a base di fluoro o applicazioni di gel al fluoro per prevenire la demineralizzazione dello smalto con un conseguente effetto anticarie.

È dimostrato come, un’esposizione insufficiente al fluoro, insieme a una dieta eccessivamente ricca di carboidrati fermentabili, possa rappresentare un fattore di rischio per lo sviluppo di lesioni cariose.

Per questo la fluoroprofilassi rappresenta oggi una pietra miliare in campo odontoiatrico.

La fluoroprofilassi, intesa come prevenzione della carie attraverso l’utilizzo topico (quindi solo a livello locale) del fluoro, è una pratica utile per tutti gli individui.

Essa prevede l’applicazione di questo importante elemento sullo smalto dentale, in modo da renderlo più resistente alle sostanze che possono intaccarlo.

In odontoiatria, ad oggi, si raccomanda l’applicazione del fluoro direttamente sullo superficie dello smalto, sia perché il suo assorbimento avviene quasi esclusivamente a livello topico, sia perché l’assunzione massiccia per via orale (ad esempio in gocce, oramai sconsigliata) sommata a quella topica potrebbe provocare effetti collaterali e tossicità.

Se è vero che la carenza di fluoro aumenta in maniera importante il rischio di carie dentale, il suo iperdosaggio può portare ad avere un quadro patologico noto come fluorosi.

La fluorosi è l’effetto dell’assunzione eccessiva e a lungo termine di fluoro e si manifesta con macchie biancastre sulla superficie dei denti non eliminabili con la seduta di igiene o sbiancamento, che arrivano fino a creare veri e propri solchi e perdite strutturali.