IL CONTRATTO DI MANTENIMENTO
Il notaio risponde
A cura di Aldo Francisci
IL CONTRATTO DI MANTENIMENTO
Notaio, cos’è il Contratto di Mantenimento?
È un contratto molto diffuso nella prassi che coinvolge due parti: il “vitaliziato” (tendenzialmente si tratta di un genitore) che è colui che trasferisce un bene, di solito un immobile, al “vitaliziante” (normalmente si tratta di uno dei figli) il quale in cambio si obbliga a mantenere il genitore vita natural durante. Scopo del contratto di mantenimento è quello di assicurare al vitaliziato vitto, alloggio e vestiario, compagnia, cure mediche, pulizia della casa e della persona, insomma assistenza in genere e, dunque, condizioni di vita dignitose. In particolare, il contenuto della cura e dell’assistenza che vengono prestate non è predefinito, ma può e deve essere adattato a seconda della necessità del vitaliziato; sarà compito del notaio, dopo aver opportunamente ascoltato le specifiche necessità delle parti, redigere il contratto di mantenimento che nel caso concreto meglio soddisfa le necessità di ognuno.
Difatti, nel contratto di mantenimento si può personalizzare il contenuto delle varie prestazioni, prevedendo, ad esempio, l’obbligo per il vitaliziante di recarsi a visitare il vitaliziato un minimo di giorni a settimana, l’obbligo di prestargli assistenza diurna e/o notturna, anche avvalendosi di personale qualificato retribuito a spese del vitaliziante; l’obbligo di accompagnare il vitaliziato presso studi medici e case di cura e di somministrargli le medicine; oppure l’obbligo di favorire la vita sociale e di relazione del vitaliziato, accompagnandolo a far visita a parenti e amici. Tutto quanto oltre alle ovvie esigenze materiali.
E’, dunque, un contratto oneroso alternativo che consente di realizzare un passaggio generazionale del patrimonio familiare ai figli, senza passare per la donazione, e questo pone il trasferimento immobiliare al riparo dalle tipiche conseguenze negative della donazione (le famigerate azioni di riduzione e restituzione) che tanti problemi crea ove poi un domani si volessero vendere o ipotecare i predetti immobili.
Inoltre, il vitaliziato consegue il vantaggio di vedersi assicurate cura e assistenza fino alla fine dei propri giorni, ottenendo così una serenità che non sarebbe garantita dal classico contratto di donazione.
In conclusione, il contratto di mantenimento non solo permette di superare i problemi inerenti alla provenienza donativa degli immobili, ma appresta una tutela a coloro che ad un certo punto della vita si trovano a dover pensare a come far fronte alle proprie necessità quotidiane.
Il notaio, anche sul delicato tema del passaggio generazionale del patrimonio familiare ai figli, è sempre pronto a consigliare per il meglio il cittadino nel caso concreto.
Salvatore Di Lauro
Notaio in Abano Terme