Il notaio risponde. IL TRUST
Il notaio risponde A cura di Aldo Francisci
IL TRUST
Notaio, cos’è il Trust?
Il trust è uno strumento giuridico di origine anglosassone che, nell’interesse di uno o più beneficiari o per uno specifico scopo, permette di destinare e proteggere un determinato patrimonio. I centri di interesse sono generalmente tre: una è quella del disponente (o settlor), cioè colui che promuove/istituisce il trust; la seconda è rappresentata dall’amministratore/gestore (trustee); la terza è quella del beneficiario (beneficiary). Il disponente intesta beni mobili/immobili all’amministratore, il quale ha il potere-dovere di gestirli secondo le “regole” del trust fissate dal disponente. Da un trust valido conseguono i seguenti effetti: separazione e protezione del patrimonio, intestazione fiduciaria all’amministratore (che non ne diventa proprietario vero e proprio), gestione vincolata e responsabilizzata dei beni. La legge italiana non disciplina direttamente il trust, per cui compito molto delicato è quello di individuare, nel caso di specie, la legge regolatrice del trust più adatta. Qui viene in evidenza e si valorizza il profilo consulenziale del notaio.
Lo scopo del trust deve potere essere sempre considerato meritevole secondo i principi dell’ordinamento giuridico italiano. Tra gli usi più frequenti vi sono quelli motivati da:
- protezione dei beni: spesso il trust viene istituito a protezione di beni immobili. Per questa sua utilissima caratteristica il trust viene sempre di più impiegato per separare e proteggere il patrimonio personale da quello aziendale o per tutelare tutti quei soggetti il cui patrimonio può essere compromesso da attività professionali rischiose (medici, avvocati, funzionari ecc.) o, semplicemente, da comportamenti personali avventati (gioco d’azzardo, uso di droghe e alcool ecc.);
- tutela dei minori e dei soggetti diversamente abili;
- tutela del patrimonio per finalità successorie: di frequente un trust viene costituito allo scopo di tutelare un patrimonio nel passaggio generazionale o dallo sperpero ad opera di soggetti incapaci di amministrarlo, dediti al gioco o affetti da eccessiva prodigalità.
Data la complessità dello strumento (sul piano sostanziale e fiscale), nonché gli innumerevoli interessi coinvolti, è necessario un approfondito studio del caso specifico da parte del notaio, partendo comunque da una stretta collaborazione con il cliente.