INTOLLERANZE ALIMENTARI
Il Biologo Nutrizionista
a cura della Dottoressa Carolina Capriolo
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“Il nostro secondo cervello, l’intestino”
Ti sei mai domandato perché tante persone soffrano di intolleranze alimentari, ora più che mai? Ebbene i motivi sono i più svariati, non solo dovuti a predisposizione genetica:
1. L’uomo oggigiorno si nutre di cibi sempre più poveri di nutrienti, questo comporta l’accumulo di mancanze nutrizionali che nel tempo compromettono il funzionamento ottimale del nostro corpo.
2. Un ulteriore motivo è dato dall’eccessivo consumo di farmaci e da uno stile di vita frenetico, il che mette a dura prova la funzionalità intestinale. L’intestino è costituito da una flora batterica fondamentale per la digestione, la quale, se alterata da elementi estranei o da ritmi di vita esageratamente stressanti, porta l’organismo stesso ad assorbire sostanze indesiderate invece di quelle essenziali. Ne deriva un possibile sviluppo di intolleranze alimentari.
Questi disturbi si possono manifestare mediante sintomi diversi, rendendo ancora più complessa l’eventuale diagnosi. I più comuni sono quelli gastro-enterici (vomito, nausea, diarrea), ma possono anche interessare la cute (psoriasi, dermatiti), il sistema nervoso (cefalee) ed il sistema muscolo-scheletrico (crampi e dolori articolari).
Una volta individuato l’alimento che provoca tale reazione, è consigliabile evitarlo inizialmente. Inoltre è auspicabile risanare la flora batterica mediante un buon probiotico, in modo da riequilibrare nella giusta proporzione la flora buona e quella potenzialmente cattiva.
Un ulteriore consiglio utile è assumere una buona quantità di omega 3-6-9. Nel cibo gli omega 3 puoi trovarli nel pesce, gli omega 6 per lo più nella frutta secca e nei semi e olio, di lino; infine gli omega 9, nell’olio extravergine d’oliva. Questo tipo di grassi, nelle giuste proporzioni, svolge un ruolo fondamentale nelle reazioni infiammatorie in generale, ed in quelle da intolleranze alimentari, in particolare. In quest’ultimo caso, gli antiossidanti possono risanare i danni che inevitabilmente si creano e abbreviare i tempi di guarigione.
Come si è visto, perciò, nel caso di intolleranze alimentari è proprio un giusto approccio a rivelarsi nel tempo determinante per ridurre l’effetto negativo di uno specifico alimento, cioè per ridurne i sintomi o addirittura eliminarli. E’ fondamentale però, come detto, che l’intestino sia in condizioni ottimali.