L’intervista: ENOCH SORANZO, CANDIDATO CONSIGLIERE REGIONALE
L’Intervista
ENOCH SORANZO, CANDIDATO CONSIGLIERE REGIONALE
“Una candidatura al servizio del territorio: nuovi investimenti.
Rilancio del turismo puntando non solo sul prodotto fango ma anche all’enogastronomia.
Trasporti più efficienti. Infrastrutture. Riqualificazione urbanistica del territorio.”
Enoch Soranzo candidato consigliere regionale nelle fila di Fratelli d’Italia a sostegno del Presidente uscente Luca Zaia. Cosa l’ha portata a candidarsi?
Sono nato a Padova 46 anni fa e sono un imprenditore alberghiero e della ristorazione, continuando quella che è la tradizione di famiglia di mio nonno e di mio padre. Sono stato Sindaco del Comune di Selvazzano Dentro, la mia città, per due mandati 2009-2014 e 2014-2019. Sono stato Presidente della Provincia di Padova dal 2014 al 2018 e Presidente dell’Unione delle Province del Veneto dal 2016 al 2018. Ho sempre applicato nei miei incarichi amministrativi i principi del duro lavoro, della concretezza, dei risultati per il territorio, della onestà e del rigore. Da qui il mio slogan con il quale molti di voi mi conoscono #zeroannuncisolofatti. Il Veneto e in modo particolare Padova e tutta la nostra Provincia devono tornare a correre veloce e per farlo abbiamo bisogno di infrastrutture per creare opportunità, lavoro e investimenti. Le nostre imprese, le nostre botteghe e le nostre famiglie hanno bisogno di essere sostenute e protette. I nostri anziani non possono scivolare nella povertà e nella insicurezza. Il nostro territorio padovano che è spettacolare deve essere attrattivo per i turisti e per gli investimenti. In Regione intendo portare la mia esperienza ed il mio impegno al servizio dei cittadini e del territorio.
Abano Terme ancora preda della crisi da Covid 19. Come si può intervenire sul futuro del bacino termale?
Abano Terme e tutto il bacino termale stanno vivendo la crisi più acuta della loro storia dovuta ai mesi di lockdown causati dalla pandemia e la ripresa si prospetta difficile con danni ingenti sia per gli albergatori che per i lavoratori, circa 5000 quelli direttamente impiegati negli stabilimenti termali, che per l’indotto. Il settore alberghiero, e lo dico con cognizione di causa essendo anch’io un albergatore, è in ginocchio. Servono interventi immediati. Credo che per ridare forza alle aziende, oltre ovviamente a predisporre adeguati sostegni a lavoratori e imprenditori che stanno pagando la crisi forse più di ogni altro settore, si debba puntare a contributi a fondo perduto ed all’eliminazione il più possibile della tassazione sui servizi relativamente al periodo di lockdown.
Su cosa dovrebbero puntare le Terme per il loro rilancio?
Il fango delle Terme euganee, certificato con il marchio “Fango maturo DOC” per le virtù terapeutiche che possiede è sicuramente un punto di forza del comparto, che fa della stazione termale padovana una delle più importanti d’Europa. Ma non basta. La ricchezza del territorio va valorizzata anche dal punto di vista artistico, culturale e gastronomico per offrire al turista sia la componente del benessere che quella culturale ed enogastronomica. Su questo l’impegno mio personale, e quello della Regione, sarà l’attivarsi immediatamente per l’intero settore termale affinché si riesca a superare i prossimi mesi ed attivare una intensa e performante azione di rilancio di tutto il bacino con investimenti strutturali e di promozione del territorio. Non meno importante, anzi fortemente attenzionata, è tutta la filiera del commercio e dei servizi collegati dei Comuni Termali per i quali serve un occhio particolare affinché questo tessuto possa continuare ad essere non solo attore di vita e presidio del territorio ma un fiore all’occhiello per l’economia locale.
Abano non è solo una città turistica, conta infatti oltre 20.000 abitanti e non tutti gravitano nel settore turistico. Il territorio vede al suo interno anche dei “buchi neri” dal punto di vista urbanistico come, ad esempio, l’ex Stazione che, da anni, attende di essere strappata al degrado.
Da anni il tema della stazione di Abano Terme, ubicata nella frazione di Giarre, torna periodicamente a far discutere. Quello che serve è un vero progetto di riqualificazione del luogo, servono proposte alle quali seguano fatti concreti. Nella mia esperienza decennale come Sindaco della vicina Selvazzano Dentro ma anche come Presidente della Provincia, ho sempre amministrato seguendo il principio: non servono gli annunci, non servono le chiacchiere ma servono i fatti che i cittadini possono toccare con mano. Nel caso specifico si tratta di uno spazio che va riqualificato facendone un punto di forza per il potenziamento della mobilità trasportistica. Va attivato quanto prima il potenziamento della connessione ferro – gomma, con la realizzazione delle necessarie infrastrutture, o meglio tra il trasporto ferroviario e le linee di autobus urbane ed extraurbane locali. Tale sistema garantisce una risposta non solo per il turismo ma per tutta la cittadinanza in termini di velocità di spostamento, comodità di servizi e minori costi.
Come si potrebbe incidere per migliorare la vita quotidiana dei residenti?
Rimanendo nel tema di trasporti, in tutta la zona termale la situazione potrebbe migliorare anche grazie al nuovo bando che ho emanato come Presidente della Provincia che prevede il potenziamento dei mezzi, che dovranno anche essere dotati della tecnologia più avanzata. Per i residenti che quotidianamente si spostano in autobus entrerebbe in vigore il biglietto unico, uniformando il costo del biglietto ora molto più alto di quello cittadino per le tratte extraurbane. Un miglioramento che riguarda il comparto turistico, poi, l’ho già attuato in veste di Presidente della Provincia con l’istituzione della linea diretta dall’aeroporto di Venezia al bacino termale. Per l’area termale inoltre vedo un futuro non solo nel piano regionale dei trasporti ma anche nella mobilità sostenibile e nel ciclo turismo che sta sempre più prendendo piede. Già l’area è dotata di piste ciclabili che da Abano Terme portano ai Colli o alla scoperta dei luoghi di eccellenza dei territori limitrofi, un comparto che sicuramente andrà potenziato grazie anche ad un coordinamento regionale tra le province, non solo al servizio del turista ma anche del residente.
Come immagina il futuro della città di Abano Terme?
Lo sviluppo in senso sostenibile di tutto il territorio deve essere una priorità. Serve un piano veloce ed efficace di riqualificazione del centro cittadino, in particolare relativo a tutti gli edifici dismessi o chiusi. Il Kursaal ne è un esempio, con l’azione che ho voluto imprimere come Presidente della Provincia fino all’ultimo mio giorno di mandato riportando lo stesso patrimonio nelle mani e nella disponibilità della Provincia di Padova dopo l’annosa e complessa situazione creatasi dopo il fallimento della gestione. Il Kursaal, così come tutti gli edifici pubblici del centro aponense, devono a mio modo di vedere ricercare risorse per la loro riqualificazione ed essere messi a disposizione di attori per la promozione di eventi e mostre di particolare pregio e richiamo.