L’ANTIRICICLAGGIO
Il nuovo sistema normativo in tema di disciplina dell’antiriciclaggio nasce nel 2006 dall’esigenza di contrastare il riciclaggio ed il finanziamento del terrorismo e si basa su procedure di identificazione del cliente.
La nozione di riciclaggio comprende anche l’ipotesi del cd. autoriciclaggio ossia il riciclaggio dei proventi di chi ha commesso o è concorso nel reato.
Per i notai, gli obblighi antiriciclaggio/antiterrorismo sorgono quando, in nome o per conto dei propri clienti, compiono operazioni di natura finanziaria o immobiliare, ovvero assistono i propri clienti nella predisposizione o nella realizzazione di operazioni concernenti in particolare:
a) il trasferimento a qualsiasi titolo di immobili e aziende;
b) la gestione di denaro, strumenti finanziari e partecipazioni societarie;
c) la costituzione, la gestione o l’amministrazione di società, enti, trust o soggetti giuridici analoghi.
Alla luce degli indicatori offerti dal legislatore, è possibile evidenziare alcune fattispecie che, per la loro equivocità, richiedono l’acquisizione di dati ed informazioni ulteriori al fine di sorreggere una legittima segnalazione, ed altre che presentano aspetti che già di per sé presentano profili da valutare con maggior attenzione; ciò al fine di optare per la segnalazione di operazione sospetta e che, verosimilmente, richiedono l’acquisizione di dati ulteriori per escludere la sussistenza di obblighi di segnalazione.
Le fattispecie più sospette sono le seguenti:
1. Compravendita con prezzo dell’immobile che appare non proporzionato all’attività lavorativa svolta dall’acquirente o al suo dichiarato status economico.
2. Compravendita con prezzo sproporzionato rispetto al valore dell’immobile (in eccesso o in difetto).
3. Società con capitale nominale minimo che effettua una transazione finanziaria di notevole importo. L’anomalia non sussisterà nel caso in cui ci si trovi in presenza di una società che svolge da tempo la propria attività sociale essendo plausibile che la medesima stia utilizzando risorse economiche e fondi che costituiscono il lecito provento della propria attività. L’ipotesi prospettata nell’indicatore di anomalia potrà eventualmente verificarsi nel caso in cui ci sia un’operazione che si realizzi in poco tempo e che comprenda la costituzione di una società con capitale sociale minimo ed il successivo acquisto di un bene di valore del tutto sproporzionato al capitale conferito. Naturalmente nessun problema in questo caso se l’operazione è finanziata ufficialmente da soci o da istituti bancari.
4. Compravendita con prezzo frazionato nel tempo ed in cui le parti non sono in grado di documentare le modalità di pagamento perché “avvenute in data anteriore al 4 luglio 2006” (prima di tale data non vi era obbligo di tracciare e documentare i pagamenti)
5. Rilascio di procura a gestire o ad amministrare o vendere beni rilasciata dall’acquirente di un bene immediatamente dopo l’intestazione del bene stesso.
6. Operazioni di compravendita del medesimo immobile in un breve intervallo di tempo a prezzi notevolmente diversi.
7. Pagamenti effettuati a soggetti estranei al rapporto contrattuale.
8. Ingiustificata provenienza dei mezzi di pagamento da soggetti estranei al rapporto contrattuale.
9. Ricorrente acquisto di beni (immobili, aziende, quote sociali, etc.) da parte di soggetti per i quali è oggettivamente lecito dubitare della capacità economica a compiere le operazione stesse.
I notai comunque sono in prima linea nella lotta al riciclaggio considerando che oltre il 90% di tutte le segnalazioni effettuate alle autorità competenti proviene dal notariato, ciò a dimostrazione del ruolo di pubblico ufficiale che il notaio ha a differenza di altri professionisti come i commercialisti e gli avvocati.
Salvatore Di Lauro
Notaio in Abano Terme