METABOLISMO QUANDO SI PARLA DI TUMORE
Il Biologo Nutrizionista
A cura della Dottoressa Carolina Capriolo
carol.capri@gmail.com cell. 339 8284852
“Vita moderna, il rovescio della medaglia”
Negli ultimi cinquant’anni abbiamo assistito purtroppo allo sviluppo incontrollato dei più svariati tumori.
Ci sono fattori comuni che abbiano contribuito alla comparsa di tali malattie, pur colpendo organi e tessuti diversi? Ebbene sì.
Se in quest’ultimo secolo l’uomo ha fatto passi da gigante in ogni campo della ricerca e della tecnologia, è anche vero che ha raggiunto stati di infiammazione e stress inimmaginabili.
Purtroppo il tempo e gli strumenti, a disposizione del nostro fisico per riparare i danni subiti, sono molto limitati. Il corpo cerca da sé di sistemare ciò che è riparabile, ma per farlo necessita di molte sostanze nutrizionali e di alcune condizioni “psicofisiche”.
Per quanto riguarda le prime, lo stile di vita è il più grosso ostacolo: ciò che mangiamo è poverissimo di nutrienti, ma ricchissimo di sostanze estranee.
Pensando al secondo fattore, il vivere a ritmi frenetici innesca una costante produzione di ormoni dello stress, che permettono al fisico di stare sempre “sull’attenti” in modo da poter reggere tali ritmi. Questa condizione però non dà al corpo la possibilità di riparare i tessuti, né di avere un buon sistema di difesa antiossidante e immunitario, né di digerire bene i cibi in modo da assorbirne i nutrienti, né tanto altro ancora. E’ come se un impiegato, per gestire una situazione di emergenza, continuasse a posticipare piccoli lavori di routine, ma accumulandone sempre di più. Questa situazione straordinaria, se perdurasse per un periodo breve, sarebbe facilmente risolvibile; al contrario, continuando a lungo, diventerebbe ingestibile.
E’ indispensabile quindi cercare di colmare queste carenze nutrizionali, che si accentuano in caso di tumore, con dei semplici rimedi:
- limitare i danni da radicali liberi, sostenendo e potenziando il nostro sistema antiossidante,
- riequilibrare quei livelli ormonali alterati, che provocano numerosi squilibri biochimici e metabolici, per gestire lo stress psicologico in conseguenza del tumore,
- assicurare un buon sistema di difesa, monitorando il rapporto tra omega 6 e omega 3. Solitamente tale rapporto è fortemente sbilanciato a favore dei “cattivi” omega 6, che troviamo in grandi quantità negli oli vegetali e nei cibi lavorati industrialmente. La nostra alimentazione quindi deve essere ricca di grassi “buoni”, cioè gli omega 3 ricavati dal pesce e dall’olio di lino, gli omega 9 dall’olio extravergine d’oliva, e di alcuni altri grassi buoni che troviamo nella frutta secca, nelle olive, nel burro di cocco e nell’avocado,
- limitare al massimo l’apporto di zuccheri raffinati e di carboidrati complessi (pasta, pane, pizza e patate), al fine di gestire i livelli di glucosio nel sangue, evitando così una sovrapproduzione di insulina, forte fattore di crescita per le cellule cancerogene,
- apportare vitamina D, cofattore per molte reazioni cellulari, indispensabile per prevenire l’insorgenza di tumori, oltre che l’osteoporosi.
La Dottoressa Carolina Capriolo è laureata in Biologia Evoluzionistica, e diplomata in Medicina Nutrizionale presso la Metabolomic Academy. Opera nel settore, collaborando anche col Dottor Dimitris Tsoukalas, medico chirurgo specializzato nella cura di malattie croniche e del metabolismo e Presidente dell’Istituto Europeo di Medicina Nutrizionale (E.I.Nu.M). Attualmente è impegnata nell’elaborazione di piani alimentari personalizzati e si adopera per la redazione di articoli di carattere scientifico-divulgativo nel suo settore. Inoltre dal giugno 2015 è entrata a far parte del Comitato Scientifico dell’E.I.Nu.M.