SUCCESSIONE PER LEGGE, TESTAMENTO O DONAZIONE?
Il notaio risponde. A cura di Aldo Francisci
“Quesiti di informazione legislativa con risposte ed analisi del notaio Salvatore Di Lauro di Abano Terme ”
Una domanda che spesso ci si pone è se sia meglio rinviare il trasferimento del patrimonio alla propria morte (scegliendo se rimettersi alla disciplina di legge ovvero regolare l’operazione con un testamento), oppure pianificare la propria successione già in vita tramite una serie di donazioni a favore dei propri cari.
Sotto il profilo sostanziale non ci sono differenze: in ogni caso alla propria morte il patrimonio deve trovare una nuova “casa”. Lasciare che per noi decida la legge significa perdere l’opportunità di dimostrare ai propri cari che si sta facendo qualcosa per loro. Trovo che sia più bello orientare la direzione del proprio patrimonio con una donazione o con un testamento. Entrambi gli strumenti consentono di dividere i beni tra i propri cari, ovviamente con tempistiche diverse: la donazione è il contratto con il quale un soggetto –il donante –arricchisce per “spirito di liberalità” (e cioè senza pretendere nulla in cambio) un altro soggetto –il donatario –trasferendogli subito un proprio diritto, assumendo un obbligo verso di lui, ovvero rinunciare ad esigere un credito che si vanta nei suoi confronti. Essa ha efficacia immediata e dà la gioia di vedere la felicità di coloro che ricevono un regalo importante; può essere caratterizzata da speciali motivi che spingono il donante a disporre in quel determinato modo ed è possibile fare emergere questi motivi dall’atto: affetto, beneficenza, riconoscenza, considerazione di particolari meriti del donatario, etc…Il testamento, invece, è un atto che guarda al futuro, che produce i suoi effetti solo con l’apertura della propria successione, e può essere modificato fino all’ultimo istante di vita. Per queste ragioni, il testamento può essere il luogo dove, accanto a disposizioni patrimoniali, è possibile dare dei consigli ai propri eredi, fare loro delle raccomandazioni…insomma lasciare un ricordo di affetto oltre che un patrimonio, piccolo o grande che sia. Si ricordi poi che, al di là delle attribuzioni fatte ai propri familiari, il testamento può essere anche lo strumento giusto per fare dei doni ad amici ed affetti vari, oppure alla Chiesa o ad Enti caritatevoli.
Sotto il profilo fiscale, invece, non è possibile fare raffronti tra testamento e donazione sulla convenienza: è vero che alle successioni e alle donazioni si applicano le medesime imposte, ma alla donazione si applicano le imposte in vigore al momento in cui si stipula l’atto; alla successione, invece, quelle in vigore al momento della morte del disponente…e si badi bene che con il passar del tempo la tassazione potrebbe variare, e in Italia normalmente le tasse aumentano e non diminuiscono! In tutto questo il Notaio è sempre al fianco del cittadino per consigliarlo in totale riservatezza, e per far sì che la sua volontà possa essere validamente tradotta in disposizioni inattaccabili.