L’EX SINDACO E LA DISCARICA DI GIARRE. Comune parte civile nel processo-bis
IL MATTINO DI PADOVA 21 marzo 2017
di Federico Franchin
ABANO TERME. Il Comune di Abano si costituirà parte civile anche nel secondo processo che vedrà coinvolto l’ex sindaco Luca Claudio, accusato dalla Procura e dalla Guardia di Finanza di concussione, corruzione e induzione indebita. Claudio tornerà il 3 aprile in tribunale per l’appalto fatto vincere a Pistorello dietro la promessa di una tangente da 280 mila euro per la bonifica dell’ex discarica di Giarre e che il 5 luglio scorso aveva portato in carcere lo stesso Pistorello e altri funzionari del Comune di Abano. Per la discarica Luca Claudio avrebbe preteso una tangente da 280 mila euro da Pistorello dietro la promessa di fargli ottenere l’appalto dei lavori per la bonifica dell’area, 10 mila metri quadri di superficie da bonificare grazie a un prestito di 3.216.400 euro proveniente dalla Regione e regolarmente concesso. Previsti 550 giorni per completare i lavori. Ma il 12 luglio Pistorello spa ha rinunciato alla gara vinta. Il Comune ha deciso in questi giorni di costituirsi parte civile. A difendere il Comune di Abano sarà ancora una volta l’avvocato penalista Antonio Maria Brena del foro di Busto Arsizio, preferito ad altri tre legali che erano stati individuati dall’ente per le azioni legali di carattere penale. Per la difesa del Comune, l’Ente ha previsto intanto spese legali quantificabili in seimila euro, che vanno ad aggiungersi ai diecimila euro già stanziati per la costituzione in parte civile nel primo processo, culminato con il patteggiamento di 4 anni dell’ex sindaco.
Il Comune di Abano ha quindi tutta l’intenzione di andare fino in fondo anche nella questione che riguarda la bonifica della discarica di Giarre nell’intento di chiedere il risarcimento dei danni subiti, un milione e mezzo.