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Il centrodestra cala gli assi Salvini e Zaia

IL MATTINO DI PADOVA 14 giugno 2017
di Federico Franchin

Il centrosinistra: «Niente sfilate di politici». Avviati contatti coi raggruppamenti, Chiarelli corteggiata

ABANO TERME. È la sfida storica tra centrodestra e centrosinistra ad Abano. E sarà derby tra i partiti storici del centrodestra, Lega Nord e Forza Italia, e lo zoccolo duro del centrosinistra, rappresentato dal Pd. Federico Barbierato contro Emanuele Boccardo è quindi la sfida tra centrosinistra e centrodestra. «Ad Abano si replica la sfida nazionale», osserva Boccardo, candidato sindaco al ballottaggio per Abano dice No, Turismo È Lavoro, Lega Nord, Forza Italia e Abano Città Sicura. «Si tratta di due candidati che hanno alle spalle i partiti nazionali. Detto che Barbierato ed io siamo due candidati che vanno al di là delle bandiere, è chiaro che la sfida sarà tra centrodestra e centrosinistra. Quindi stare con il Pd e con i partiti di governo o meno, cambiando rotta. Le liste civiche di Barbierato, a differenza delle nostre, hanno preso poco. Quindi il candidato del centrosinistra si regge con i voti di Pd e Cittadini per il Cambiamento. A sostenermi dovrebbero venire giù anche Salvini, già arrivato per il primo turno, e Zaia, oltre che altri big della politica». Federico Barbierato, candidato del centrosinistra (Passione Abano, Sport Turismo Ambiente, Pd e Cittadini per il Cambiamento), si smarca dalle etichette. «Chi vede la sfida Boccardo-Barbierato come una sfida pro o contro il Pd vuol dire che non ha altri contenuti», osserva Federico Barbierato. «Noi preferiamo pensare alla città e ai problemi da risolvere. Non abbiamo bisogno delle sfilate degli esponenti politici. A noi le passerelle di politici come Salvini non interessano. Noi guardiamo ai problemi del territorio. Dobbiamo affrontare la situazione come se il Comune fosse un’azienda individuando le cose urgenti da fare e programmando. C’è quindi bisogno di competenza e non possiamo lasciare la nostra Abano a persone che si improvvisano. C’è la necessità di avere al timone della città persone competenti e con esperienza». Tempo di riflessioni per i due contendenti. «Ci sono stati in queste ore i primi abboccamenti e una chiacchierata la faremo con tutti», spiega Boccardo. «Le buone idee erano presenti anche in altri programmi, ma non andrà mai in scena una divisione di poltrone. Non lo consentirò. Anche per questo vedo difficili apparentamenti ufficiali». Sulla stessa lunghezza d’onda Federico Barbierato. «Al 99% escludo apparentamenti ufficiali», dice. «Ci saranno eventualmente accordi e collaborazioni basati sui programmi. La storia degli ultimi anni dice che gli apparentamenti ufficiali non vanno di moda. In queste ore ho sentito gente vicina allaLazzaretto e alla Chiarelli. C’è stato un normale scambio di battute, ma nulla più». Saranno 10 giorni di campagna elettorale molto frenetici. «Parleremo solo di programmi», spiega Boccardo. Barbierato sarà per la strada. «Farò un appello agli elettori e non ai partiti».