Sorpresa, si riparte dal via nel rebus comparti centrali
Sorpresa, si riparte dal via nel rebus comparti centrali
Azzerato il piano particolareggiato, con la Res in liquidazione, il sindaco di Abano comunica ai 70
proprietari che attende le loro indicazioni per il nuovo progetto
IL MATTINO DI PADOVA
6 maggio 2018
di Federico Franchin
ABANO TERME. Nuovo piano particolareggiato al via sui comparti centrali, la zona del centro storico. Dopo vent’a
nni si riparte da zero nel progetto di riqualificazione di un’area abbandonata a sé stessa. In arrivo nei prossimi giorni le lettere di invito, rivolte ai proprietari di immobili nell’area dei comparti centrali, attraverso cui il Comune intende raccogliere proposte e osservazioni per la stesura di un nuovo piano. Dopo lo stop al centro commerciale in piazza Mercato, il Comune muove i primi passi per dare corpo al progetto di riqualificazione.
La cronistoria. Lo scorso gennaio il Comune ha annullato, in autotutela, prima con delibera di consiglio e poi con delibera di giunta, la variante urbanistica approvata dall’amministrazione Claudio con cui si concedeva il via libera alla Res, società ora in liquidazione, proprietaria di gran parte degli immobili (oltre il 50%), per la realizzazione di un centro commerciale in piazza Mercato. Lo stesso piano particolareggiato, datato 2002 e successivamente prorogato nel 2012, decadrà poco dopo a causa
della scadenza dei termini. L’amministrazione guidata dal sindaco Federico Barbierato, vista la situazione in cui versa la Res, che essendo in liquidazione non dà garanzie al Comune, avvia ora la fase che porterà alla redazione del nuovo strumento urbanistico aprendo alla partecipazione dei soggetti direttamente coinvolti.
I proprietari. Sono oltre settanta. Il “sondaggio” coinvolgerà tutti i possessori di immobili, tra privati e ditte, nell’area compresa tra parte di piazza Caduti, via Gobetti, via Donati, Piazza Mercato e il quadrante compreso tra via Matteotti, via Appia Monterosso, via Stella e via Mussato. I cittadini interessati avranno a disposizione 60 giorni (dalla data di ricezione della comunicazione) per presentare eventuali proposte e interventi da attuare all’interno delle loro proprietà. «Possiamo, finalmente, iniziare a ragionare sul futuro di un pezzo importante della città lasciato a se stesso per troppo tempo», il commento del primo cittadino. «Non potevano non farlo senza il coinvolgimento di tutti quei cittadini direttamente coinvolti dall’intervento di riqualificazione».
Le prospettive. «Ci sono costi e oneri di urbanizzazione alti in quell’area, che oggi non permettono lo sviluppo e la trasferibilità», annota Cesare Pillon, ex sindaco che ha avuto a che fare con la questione comparti ancora dai tempi in cui era assessore. «Bisogna verificare se l’onerosità dovuta all’urbanizzazione con piazze, verde, sottoservizi, fognature è compatibile con il mercato attuale. All’epoca iniziale dei comparti l’edilizia tirava, ora è necessario rendere gli oneri compatibili con la situazione del mercato immobiliare. Il quadro economico è mutato nel tempo e quindi va ripensato tutto tenendo presente anche questo punto di vista». Anche Pillon, quindi, oggi probabilmente farebbe la stessa scelta di fondo appena adottata dalla giunta Barbierato: ripartire da zero. «La Res è in liquidazione», conclude Pillon. «Anche per questo va rifatto tutto il ragionamento sui comparti portato avanti in questi decenni».